A Fortunago in arrivo 700mila euro per opere pubbliche

FORTUNAGO – Il Consiglio comunale ha approvato gli investimenti per 700mila euro che il Comune di Fortunago andrà ad effettuare nel corso dell’anno. Tra i progetti approvati all’ordine del giorno, figuravano il rendiconto della gestione 2024, l’aggiornamento della toponomastica comunale, l’attività del Teatro Auditorium “G. Azzaretti” e altre deliberazioni riguardanti il servizio di gestione dei rifiuti. Il conto consuntivo dell’esercizio 2024 è stato approvato con un avanzo disponibile di 1931 euro, mentre la parte accantonata e quella vincolata sono risultate, rispettivamente di 563.933 e di 9.066. La parte destinata agli investimenti è di 30.720 euro.

Nelle voci del conto è stato reiscritto anche il finanziamento, a fondo perduto, della Presidenza del Consiglio dei Ministri per opere pubbliche. Tale contributo, di 700 mila euro, è stato assegnato al Comune di Fortunago a seguito della partecipazione al bando emanato dal Governo, riservato ai comuni di minore dimensione demografica, nell’ambito del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. Il comune di Fortunago qualificandosi al 61° della graduatoria, tra i 230 comuni italiani finanziati, è risultato essere tra i pochi in Lombardia e l’unico, in provincia di Pavia ad ottenere il contributo.

“Sono particolarmente lieto che il comune di Fortunago si sia aggiudicato questo importante finanziamento e sono grato, in particolare, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – dice il sindaco Pier Achille Lanfranchi –. Queste risorse serviranno per realizzare opere per la sicurezza e per il bene della comunità. I comuni sono chiamati sempre di più a provvedere al governo dei territori e alla loro manutenzione”. “Si tratta infatti – continua Lanfranchi – con interventi di prevenzione e di creazione di servizi, di arginare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne; un fenomeno caratterizzante tutta la fascia appenninica. Bene ha fatto la Presidenza del Consiglio dei Ministri a riservare una quota di finanziamento anche per le aree più marginali e decentrate del nostro Paese”.

“Auspichiamo che Parlamento e Governo – continua Lanfranchi, che è anche consigliere nazionale dell’Anci l’associazione dei comuni italiani – nella prossima manovra di bilancio, prendano in considerazione la mozione votata all’unanimità nel Consiglio Nazionale Anci, di ripristinare il fondo per gli investimenti infrastrutturali per i Comuni con popolazione inferiore ai mille abitanti, tagliato con l’ultima legge finanziaria”. In Italia, i comuni con meno di mille abitanti sono 2.012 e rappresentano il 34% del totale e in molte regioni oltre il 70% della superficie territoriale ricade sotto il controllo dei piccoli comuni.

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