Maxi operazione dei Carabinieri. Sequestrati a Redavalle 1400 kg di hashish nascosti in un tir tra le verdure. Il valore stimato è di circa 11 milioni di euro

REDAVALLE – Nella nottata del 16 marzo a Redavalle i militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Stradella con il supporto dei militari della stessa Compagnia, nell’ambito di attività d’indagine coordinata dal Sostituto Procuratore Paolo Mazza della Procura della Repubblica del Tribunale di Pavia, hanno tratto in arresto in flagranza: A. M., 34enne di nazionalità marocchina, in Italia senza fissa dimora, domiciliato a Voghera, celibe, disoccupato, pregiudicato; A. A., 31enne di nazionalità marocchina, in Italia senza fissa dimora, domiciliato a Tarragona (Spagna), celibe, autotrasportatore, incensurato e G. J., 24enne di origine marocchina e di nazionalità italiana, residente a Montebello della Battaglia, celibe, artigiano, incensurato, ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanze
stupefacenti.

L’intera attività investigativa era stata avviata dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Stradella, al termine del 2022, dopo l’acquisizione di concreti elementi probatori a carico di A.M., in ordine ad un traffico illecito di sostanze stupefacenti ed in particolare di hashish. Quest’ultimo, nella sua attività illecita, è stato stabilmente coadiuvato da G.J., suo fidato collaboratore.

L’ininterrotta attività da parte dei militari del N.O.R., corroborata da una laboriosa attività tecnica e di pedinamento, ha portato ad un primo importante risultato operativo il 10 febbraio, quando nel comune di Rea in un’abitazione vuota presa in locazione da A.M. come mero deposito sono stati rinvenuti e sequestrati, in sua assenza, 125 kg di hashish. L’uomo ha poi trovato un altro luogo idoneo per lo stoccaggio dello stupefacente in un capannone nella zona industriale di Redavalle, questa volta regolarmente preso in locazione da G.J..

I soggetti arrestati vendevano la sostanza stupefacente in numerose province del Nord Italia (Piacenza, Bologna, Monza Brianza, Vicenza, Verona ed Alessandria). Gli scambi non erano mai di modica quantità ma sempre di decine di chili per volta, movimentando decine di migliaia di euro a settimana.

Per effettuare gli spostamenti e le consegne, gli arrestati utilizzavano numerose autovetture (prese a noleggio di volta in volta e cambiate con altissima frequenza o intestate prestanome) e le effettuavano sempre personalmente e singolarmente (non viaggiavano insieme).

I militari della Compagnia di Stradella grazie al costante monitoraggio del capannone, con un sofisticato impianto di videosorveglianza, hanno avuto notizia di un ingente arrivo di sostanza stupefacente nella nottata del 16 marzo dalla Spagna. Gli uomini dell’Arma hanno quindi organizzato uno specifico servizio, con vari equipaggi della Compagnia di Stradella.

Alle ore 3:30 circa, un grosso autoarticolato DAF è giunto presso il capannone, con un autista non conosciuto agli operanti successivamente individuato in A.A., abitante in Spagna e dopo una decina di minuti, i Carabinieri una volta bloccata ogni possibile via di fuga, hanno fatto irruzione all’interno, sorprendendo i tre soggetti intenti a caricare lo stupefacente all’interno di 3 mezzi lì parcheggiati. I tre uomini nel tentativo di scappare sono stati bloccati dai Carabinieri.

La droga rivenuta, abilmente occultata tra numerosissimi sacchi di cipolle e patate, veniva caricata su tre mezzi, (pronta per essere trasportata e venduta in momenti successivi): una Volkswagen T-Roc (presa a noleggio); una Mini Cooper e un Fiat Fiorino (entrambe intestate ad un prestanome e sottoposte a sequestro ai fini della confisca).

L’intera attività d’indagine ha portato, al sequestro 1395 kg di hashish (per un valore di vendita al dettaglio stimato in circa 11 milioni di euro), 1,4 kg di cocaina pura (che successivamente tagliata ha un valore di vendita al dettaglio di circa 300 mila euro) e 130 mila euro in contanti. Gli arrestati sono stati tradotti e ristretti presso la Casa Circondariale di Pavia, per la convalida dell’arresto da parte della procedente Autorità Giudiziaria.

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