Piste aperte al Passo Penice. Domani si scia in notturna

VARZI Mentre pian piano torna normale la viabilità in alta Valle Staffora, grazie al lavoro ininterrotto dei mezzi spartineve che hanno lavorato tutta la scorsa notte per garantire l’apertura delle strade, da domani, grazie ai 25 centimetri di neve fresca caduta sulle piste da sci si torna a sciare al Passo Penice.

A Pian del Poggio invece si aspetta la nuova precipitazione attesa sempre per domani per vedere se il manto è sufficiente per poter aprire la seggiovia.

Intanto è proseguito per tutta la notte tra lunedì e martedì il lavoro dei mezzi spartineve e spargisale della Provincia, di Anas e dei comuni per aprire un varco lungo le strade di montagna che erano state in gran parte ricoperte da oltre mezzo metro di neve accumulata dalle bufere di vento.

Nessuna strada risulta chiusa al traffico ma oltre i 1000 metri metri di altitudine, in considerazione che nella notte ha nevicato ancora e che le basse temperature hanno favorito la formazione di ghiaccio, si viaggia solo con catene o pneumatici da neve. La situazione più delicata rimane ancora lungo la provinciale 168 che collega Pietragavina a Santa Cristina, nel comune di Varzi. Qui il forte vento ha trascinato la neve su alcuni tratti di strada creando cumuli di anche un metro di altezza.

Stessa identica sulla provinciale 186 Varzi-Brallo, sulla statale 461 nel tratto tra Collegio e Passo Penice e sulle provinciali 89 Brallo-Penice, 48 e 90 Casanova Staffora-Pian del Poggio.

Sorridono gli operatori turistici del Passo Penice Passo Penice dove domani saranno aperti gli impianti sia al pomeriggio che in notturna dalle ore 13 alle 16,30 e dalle 20,30 alle 23. Si potrà sciare anche sabato e domenica su tutte le piste dalle 9 alle 16,30.

A Pian del Poggio solo venerdì verrà presa una decisione sull’apertura degli impianti. “Il forte vento ha accumulato la neve ai lati delle piste – dice Alessandro Custolari, gestore della seggiovia di Pian del Poggio -. Domani sono attese nuove nevicate: speriamo che siano abbondanti in modo tale da poter battere le piste e aprire gli impianti”.

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