La Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese vuol potenziare l’offerta legata al tartufo nero

VARZI – Aumentare la produzione del tartufo nero. E’ uno degli obiettivi che si è posta la Comunità montana dell’Oltrepo pavese. Nei giorni scorsi presso la sede dell’ente montano è stata organizzata una riunione con le associazioni agricole per l’esame dell’importante progetto: “Il tartufo nero della Comunità montana”. Oltre ai direttori delle associazioni agricole era presente il sottosegretario con delega al tartufo Gian Marco Centinaio il presidente della Comunità montana Giovanni Palli e la ditta Urbani quale trasformatrice di tartufi più grande d’Italia. In prima fila Paolo Bertorelli, assessore dell’ente montano e sindaco di Menconico che ha presentato l’esperienza di Menconico dove da oltre 20 anni si svolge la sagra del tartufo nero.

“A Casteggio – ha sottolineato Bertorelli – viene fatta la sagra del tartufo bianco mentre a Menconico la sagra del tartufo nero. Menconico sta progettando una tartufaia didattica ed il museo del tartufo. E’ proprio a Menconico dove sono sorte le prime tartufaie coltivate di tutto l’Oltrepo. Circa 15 anni fa il comune aveva acquistato circa 500 piantine micorizzate e sono state regalate ai contadini per invogliare il recupero dei terreni incolti, abbandonati e con scarso reddito. Il risultato è stato ottimo”.

Oggi il progetto della Comunità montana verte su 4 settori: aumentare la produzione del tartufo tramite le tartufaie coltivate; creare un marchio del tartufo nero della Comunità montana; incentivare la trasformazione in loco del tartufo e mettere sul mercato prodotti finiti a base del nostro tartufo; coinvolgere tutti i punti di ristorazione per studiare menù e piatti tipici a basa di tartufo nero. Il progetto è stato discusso e condiviso con l’impegno a coinvolgere Regione Lombardia per fare in modo che nella prossima programmazione di sviluppo venga inserito anche un bando relativo alla tartuficoltura ed alla trasformazione del tartufo.

“Il Tartufo nero dell’Oltrepo è un’eccellenza unica e distintiva del territorio sul quale stiamo costruendo un lavoro importante – dichiara Giovanni Palli – sia per la valorizzazione del prodotto e della materia prima, già di primissimo livello e nota su scala nazionale, sia per la valorizzazione dell’intera filiera dal cavatore al consumatore. Il progetto avviato dalla Comunità montana, insieme con il Sottosegretario alle politiche agricole, al Gal, alle associazioni di categoria ed alle imprese ed agricoltori che già da tempo stanno puntando sul rinnovamento dell’intera filiera del tartufo d’Oltrepo è certamente ambizioso e ci proietta su mercati ed orizzonti fino ad oggi inesplorati per un prodotto d’eccellenza come il tartufo nero dell’Oltrepo, habitat unico per questo tipo di prodotto. Il confronto con gli agricoltori, gli esperti della filiera e le associazioni di categorie procede spedito verso un riconoscimento regionale di questa eccellenza ed il consolidamento di una vera e propria filiera riconosciuta del tartufo dell’Oltrepo montano”.

Rispondi