Bufera tra la Val Trebbia e la val Boreca. In carcere i sindaci di Cerignale e Corte Brugnatella. Arresti domiciliari per il primo cittadino di Bobbio

CERIGNALE – I carabinieri di Piacenza hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 35 indagati, tra cui imprenditori edili, sindaci e funzionari tecnici degli enti locali nel capoluogo e tra l’alta Val Trebbia e Val Boreca a pochi chilometri dal territorio pavese.

Sarebbero contestati, a vario titolo e in concorso tra loro, i reati di associazione a delinquere, concussione, corruzione, abuso d’ufficio, traffico di influenze illecite, turbata libertà degli incanti e della libertà del procedimento di scelta del contraente, frode nelle pubbliche forniture, falso materiale e ideologico commesso dal pubblico ufficiale, truffa e voto di scambio.

I comuni coinvolti nell’indagine sono Piacenza, Bobbio, Coli, Corte Brugnatella, Ferriere, Travo, Ottone, Zerba e Cerignale. 11 sono stati gli arresti tra i quali spiccano i nomi di Massimo Castelli sindaco di Cerignale e responsabile nazionale piccoli Comuni Anci e di Mauro Guarnieri sindaco di Corte Brugnatella (finiti in carcere). Ai domiciliari il sindaco di Bobbio Massimo Pasquali.

Per la vicesindaca di Zerba Claudia Borré, il giudice ha disposto il divieto di dimora nel Comune.

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