Dopo mesi di lavori è stato riaperto in questi giorni il ponte sul torrente Ghiaia di Montalto

BORGORATTO MORMOROLO – Dopo mesi di lavori è stato riaperto in questi giorni il ponte sul torrente Ghiaia di Montalto che era stato chiuso dopo un sopralluogo che aveva evidenziato alcuni problemi strutturali. Di qui la decisione del sindaco di Borgoratto Mormorolo, Fabio Molinari, di chiudere la struttura in attesa delle opere di messa in sicurezza che si sono concluse ora permettendo così la riapertura dei collegamenti con la razione Pianazzo che risultava isolata.

“Proprio in questi giorni – spiega il sindaco Molinari – è terminato l’intervento di manutenzione straordinaria del ponte sul torrente Ghiaia di Montalto, unico accesso alla località Pianazzo”. Si è trattato del primo stralcio di intervento sul ponte, che permette di attraversare il torrente Ghiaia di Montalto, e che segna la linea di confine tra il comune di Colli Verdi (ex Ruino) e quello di Borgoratto Mormorolo.

“I rilievi avevano evidenziato un significativo movimento rototraslatorio della spalla destra alla base – continua il sindaco -, con conseguente abbassamento dell’impalcato di circa 60 centimetri. Questa nuova configurazione ha modificato fortemente l’appoggio del ponte che ha danneggiato in parte l’impalcato con una lesione della trave e la porzione di sede stradale adiacente. L’intervento finanziato con fondi ministeriali pari a 81 mila euro, ha comportato dapprima la creazione di una viabilità provvisoria che permettesse l’attraversamento del corso d’acqua e la chiusura del ponte al traffico”.

“In seguito – conclude Molinari -, la realizzazione a valle della spalla del ponte, di una paratia costituita da micropali ad altezza greto del torrente per arrestare il fenomeno di rototraslazione della stessa. Successivamente si è provveduto alla sistemazione del greto e alla messa in opera di selciatone a protezione della nuova opera di fondazione, oltre alla pulizia idraulica dell’alveo con la rimozione dei blocchi di macerie della vecchia spalla del ponte, lasciati nel greto dalla demolizione del precedente ponte”.

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