L’ospedale di Voghera sempre più all’avanguardia: ecco una macchina di ultima generazione per endoscopia

VOGHERA – Arriva all’ospedale di Voghera, ed è il primo al mondo, uno strumento in grado di riconoscere la presenza negli individui di cancro del colon-retto che è la seconda causa di morte per cancro nei paesi occidentali. La sofisticatissima macchina, che sarà in uso al reparto di endoscopia diretto da Costanza Alvisi, è stato presentato ieri pomeriggio in ospedale alla presenza anche del direttore generale di Asst, Michele Brait. Lo screening organizzato con il primo livello (sangue occulto fecale) identifica i casi positivi da inviare al secondo livello, la colonscopia, che è la vera arma efficace per la prevenzione del tumore del colon retto. Il ruolo della colonscopia, ed in particolare la sua qualità, è quindi determinante così come
il suo più importante indicatore di qualità: il tasso di rilevazione di adenomi che si correla in modo inversamente proporzionale all’incidenza di tumore. La riduzione dell’1% di adenomi può comportare un rischio aumentato del 3% di tumore del colon. “É quindi molto importante poter identificare durante la colonscopia – ha sottolineato Alvisi – il maggior numero di polipi. Molti di questi, soprattutto se piccoli, possono sfuggire e non essere rilevati per motivi legati a diverse variabili di cui alcune soggettive, altre di natura tecnica, come il livello tecnologico degli strumenti utilizzati. Attualmente la tecnologia per la colonscopia è già molto sofisticata, ma ad aumentarne le potenzialità diagnostiche a supporto del medico nella battaglia contro il
tumore del colon, si aggiunge oggi un sistema diagnostico avanzatissimo e di altissimo livello tecnologico”. Si tratta del Cadeye, l’Intelligenza Artificiale di Fujifilm, installata per la prima volta al mondo per le attività ordinarie presso l’UOSD Endoscopia Digestiva di ASST di Pavia.Si tratta di un sistema di deep learning (apprendimento profondo – campo di ricerca del machine learning) che lavora in sinergia con il colonscopio e che in tempo reale
è in grado di identificare istantaneamente e con elevata precisione immagini sospette per polipi, supportando in questo modo il lavoro del medico.
Cadeye funziona quindi da terzo occhio, sofisticato e sensibile, che, rilevato il sospetto polipo, lo evidenzia sul monitor con un riquadro colorato e contestualmente produce un segnale acustico per richiamare l’attenzione dello specialista. Il Direttore Generale di Asst Pavia, Michele Brait, nell’esprimere grande soddisfazione per l’acquisizione della tecnologia Cadeye dichiara: “La filosofia aziendale trova nell’innovazione tecnologica, la leva per migliorare la propria performance qualitativa equantitativa, garantendo migliori standard di risposta al bisogno di salute. L’acquisto e la presentazione di questo macchinario è un momento importante, di crescita, che questa azienda vuole condividere con l’eccellente team di Dirigenti medici sui quali, da sempre, ha potuto contare. L’Ecografia Diagnostica presso l’Ospedale di Voghera così rinnovata, sarà punto di riferimento per i medidici di medicina generale e gli altri Ospedali dell’azienda, che potranno così sviluppare e ampliare la propria offerta diagnostica. Un determinante passo in avanti anche per migliorare le attività di screening oncologico, fondamentali per il territorio pavese”.

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