Broni accelera verso l’obiettivo “amianto zero”: bonificate oltre il 60% delle coperture

BRONI A Broni la battaglia contro l’amianto segna un nuovo traguardo: più del 60% delle coperture censite nel 2016 è stato bonificato o dichiarato non contenente materiale pericoloso. Secondo i dati aggiornati a ottobre 2025, le superfici interessate ammontano a 134.587 metri quadrati, pari al 62,58% dei 215.060 individuati nove anni fa dallo studio di mappatura realizzato con l’ausilio dei droni. Un risultato che premia la costanza dell’amministrazione comunale, impegnata da anni in una strategia fatta di monitoraggi puntuali e contributi economici per sostenere i cittadini nelle operazioni di rimozione.

Dal 2020 a oggi il Comune ha investito oltre 400 mila euro in bandi dedicati alla bonifica dei manufatti privati. Il primo, nel 2020, aveva previsto 300 mila euro di risorse, con 49 domande accolte e 32 interventi conclusi. Il secondo, del 2022, ha messo a disposizione 185 mila euro, quasi interamente utilizzati, consentendo la rimozione di circa 5.500 metri quadrati di coperture. L’ultimo bando, avviato nel 2024 e tuttora in corso, conta 26 domande ammesse e 122 mila euro stanziati, per un totale di circa 3.900 metri quadrati di materiali in fase di rimozione.

Degli oltre mille tetti “positivi” individuati nel 2016, 913 sono già stati verificati: 218 si sono rivelati privi di amianto, 357 sono stati bonificati e 30 risultano attualmente in lavorazione. Restano 144 coperture ancora da controllare. Tra quelle con presenza accertata, 63 hanno un indice di degrado basso e saranno rivalutate periodicamente, 208 dovranno essere rimosse entro tre anni, mentre 37, le più compromesse, dovranno essere bonificate entro dodici mesi.

“Quella contro l’amianto è per noi una priorità assoluta – spiega il sindaco Antonio Riviezzi –. Abbiamo ottenuto risultati importanti grazie a una programmazione costante e alla collaborazione dei cittadini. Ogni copertura rimossa rappresenta un passo avanti verso una comunità più sicura e consapevole”.

Nel percorso verso una Broni completamente libera da amianto rientra anche la costruzione del nuovo Liceo, che permetterà di dismettere l’ultimo edificio pubblico ancora contenente cemento-amianto. Il progetto, finanziato con 500 mila euro dalla Provincia di Pavia per la fase di progettazione, sorgerà nell’area delle ex scuole elementari già bonificate e rappresenterà il simbolo del riscatto della città.

“Il nostro impegno continua su più fronti – aggiunge il vicesindaco e assessore all’Ambiente Nicola De Bernardi –. Sosteniamo i cittadini negli interventi di rimozione, lavoriamo fianco a fianco con l’Ats di Pavia nel monitoraggio e collaboriamo con associazioni e centri di ricerca nella prevenzione e nella cura. Solo unendo le forze possiamo chiudere definitivamente questa pagina difficile della nostra storia”.

Con la prospettiva di un nuovo bando nel 2026, Broni guarda al futuro con l’obiettivo concreto di raggiungere il traguardo dell’“amianto zero”, trasformando un impegno ambientale e sanitario in un segno tangibile di rinascita collettiva.

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