Assosuini preoccupata per l’escalation di casi di peste suina in Oltrepò

PONTE NIZZA – “Abbattete quanti più cinghiali possibili prima della stagione della riproduzione o sarà il Made in Italy a morire”. E’ l’appello lanciato dal presidente di Assosuini Elio Martinelli. Il presidente scende in campo dopo il ritrovamento di 24 cinghiali affetti da peste suina africana ritrovati in provincia di Pavia negli ultimi giorni e la cui positività è stata confermata dall’istituto Zooprofilattico di Perugia, centro di riferimento nazionale per la Psa. Ad impressionare è la concentrazione dei casi. Segnale, secondo alcuni esperti, che il contagio tra i selvatici potrebbe essere in una fase di accelerazione.

Se da Pavia dunque non arrivano segnali confortanti sulla diffusione del virus tra i selvatici, la vicina Emilia non è purtroppo da meno e per questo motivo cresce la paura. Il presidente di Assosuini sottolinea: “Dopo quelle trovate provincia di Piacenza, in val Trebbia, arriva la notizia della prima carcassa di cinghiale infetta scoperta in alta val Taro, in provincia di Parma. La peste suina arriva a bussare alla porta della filiera del Prosciutto di Parma creando grande allarme nel comparto. Abbattete quanti più cinghiali possibili prima della stagione della riproduzione o sarà il Made in Italy a morire”.

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