Rivanazzano Terme. Il Comune revoca l’utilizzo del campo sportivo all’US Rivanazzanese

RIVANAZZANO TERME Il calcio a Rivanazzano finisce nella bufera. Da una parte l’amministrazione comunale che ha deciso di revocare la concessione dell’utilizzo dell’impianto sportivo all’U.S. Rivanazzanese e dall’altra le dimissioni del presidente della società, Fabio Gramegna.

Sono giorni bui per la storica società che dal lontano 1920 tiene alto il nome della località termale a livello calcistico. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha provveduto a comunicare, alla società sportiva U.S. Rivanazzanese, la revoca della concessione per l’utilizzo dell’impianto sportivo comunale di via Foscolo assegnato con regolare bando di gara lo scorso anno e ancora consultabile sul sito del comune termale.

“Le motivazione alla base della decisione di revoca – afferma la sindaca Alice Zelaschi – sono da ricondurre sostanzialmente al mancato rispetto degli impegni assunti e contenuti all’interno del bando di assegnazione. Ma ancor più grave è stato il venir meno del progetto sportivo che, come più volte sottolineato e ribadito dalla nostra amministrazione comunale, verteva principalmente sullo sviluppo del settore giovanile sia maschile che femminile”.

Di qui la decisione del Comune di revocare il contratto. “Purtroppo – prosegue la sindaca – abbiamo constatato con grande amarezza come anche quest’ultimo punto, che sicuramente era e rimane prioritario per l’amministrazione, sia stato totalmente disatteso, al punto che nessuna squadra del settore giovanile risulta iscritta ai rispettivi campionati ed i numerosi tesserati dello scorso anno, oltre cento, sono stati tutti costretti a trovare sistemazione presso altre società della zona”.

“Con la revoca della concessione l’impianto viene temporaneamente chiuso, in attesa di una nuova assegnazione. La speranza – conclude la sindaca Zelaschi – è quella di trovare nuovi interlocutori decisamente più sensibili al tema dello sviluppo del settore giovanile e rispettosi degli accordi siglati”. D’altra parte da decenni la località termale vantava un settore giovani di prim’ordine che in più occasioni aveva ottenuto importanti vittorie e riconoscimenti a livello regionale.

Come un fulmine a ciel sereno sono arrivate le dimissioni del presidente Gramegna che sottolinea: “E’ con grande dolore e dispiacere, in seguito alle vicende legate alla nostra società, che m i vedo costretto a rassegnare con effetto immediato le dimissioni. Una decisione presa in considerazione che nell’ultimo periodo sono emerse delle problematiche e delle incompatibilità tra la società e il Comune di Rivanazzano, compromettendo quindi la serenità e la fattibilità del mio incarico da presidente della squadra. Il gioco del calcio – prosegue Gramegna – ha da sempre rappresentato per me un sogno per questo la mia decisione non è stata presa alla leggera”.

Gramegna aggiunge: “Il settore giovanile è stato ceduto ad altre società per una grave malattia che ha colpito il direttore generale Walter Mogni. Non è certo con la soluzione adottata dal comune che si risolvono i problemi. E avanti di questo passo le società calcistiche saranno costrette a scomparire. Nel frattempo 23 ragazzi dell’Us sono a spasso”.

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