Sarà restaurato il ridotto del teatro “Valentino Garavani”. Gli interventi partiranno entro la primavera

VOGHERA Con il via libera da parte della giunta al progetto esecutivo partiranno in primavera e si concluderanno entro il 2024 i lavori relativi al secondo lotto di interventi che riguardano il Teatro Sociale, oggi intitolato a Valentino Garavani. Con una spesa di quasi 850mila euro verrà completamente restaurato il ridotto, unica parte del teatro, riaperto circa un mese fa, che risulta ancora interdetto al pubblico in quanto in attesa di restauro.

Proprio nei giorni scorsi il Comune ha approvato il progetto dei lavori di restauro e riqualificazione Teatro sociale (ora Teatro Valentino Garavani) 2° lotto, ultimo importante tassello che va ad aggiungersi agli interventi realizzati negli ultimi anni. Con questo lotto si potrà finalmente completare il restauro dello storico teatro cittadino. Edificato tra il 1842 e il 1845 sull’area delimitata da piazza Duomo e via Emilia, su progetto dell’architetto Gioacchino dell’Isola Molo del Borghetto.

“L’opera si colloca in continuità con gli interventi appena conclusi sulla sala teatrale – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Giancarlo Gabba -, del cui risultato la cittadinanza ha già potuto apprezzarne a pieno l’effetto data la recente riapertura per la prima stagione teatrale dopo 37 anni di chiusura”.

Il progetto del 2° lotto riguarda nello specifico il restauro del ridotto, il locale facente parte del corpo di fabbrica principale del Teatro collegato ai palchetti tramite due porte al terzo ordine, con affaccio su via Emilia e dotato di una copertura voltata affrescata e quattro grandi colonne. La sua funzione era di accoglimento degli spettatori durante le pause tra un atto e l’altro e sala per svolgimento feste essendo collegato direttamente con il bar dell’ex Casino Sociale.

Saranno restaurati, oltre che la volta, anche le pareti e il pavimento del ridotto e verrà realizzata la nuova scala di sicurezza esterna che permetterà di aprire al pubblico il Loggione; saranno infine realizzati ex novo gli impianti tecnologici (elettrici, termici) a servizio del ridotto.

“Il progetto di restauro – dice ancora l’assessore -, dell’importo di circa 845mila euro, è stata ideato dal pool di progettisti guidati dall’architetto Emilio Pizzi e comprendenti l’Ing. Cesare campanini (opere strutturali), l’ing. Luigi Berti (impianti) e il geometra Oliviero Lottari (sicurezza). L’intervento, finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del “Piano Lombardia – interventi per la ripresa economica”, verrà appaltato nei prossimi mesi e il cantiere inizierà in primavera per terminare entro la fine del 2024.

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