L’Istituto Omnicomprensivo di Varzi entra a far parte del progetto Erasmus

VARZI L’Istituto Omnicomprensivo di Varzi, che comprende le scuole primarie e secondarie del territorio entra a far parte del progetto Erasmus +, per la mobilità di breve durata. Nei giorni scorsi il dirigente scolastico, Umberto Dallocchio, affiancato dalla docente e collaboratrice Francesca Moggi, referente del progetto per l’Istituto varzese ha ufficialmente dato l’annuncio alle associazioni che si sono riunte nella sala della Comunità montana di Varzi. Il presidente dell’ente montano, Giovanni Palli, ha introdotto l’incontro ricordando come “il progetto Erasmus è stato motivo di arricchimento personale e professionale e questo progetto europeo permetterà ai ragazzi del nostro Istituto di crescere e diventare cittadini del mondo”.

“Grazie a questo progetto – ha proseguito Palli – auspicchiamo anche una sinergia di forze tra scuola, Comunità montana ed enti locali per permettere al territorio di farsi conoscere maggiormente e di esportare i suoi frutti anche all’estero diventando così ancora più riconosciuto e prestigioso”. Il progetto prevede la mobilità di docenti e studenti ma anche esperienze di Job shadowing per permettere all’istituto di sviluppare una dimensione europea di lavoro.

“L’obiettivo – ha sottolineato la coordinatrice Moggi – è la creazione di uno spazio europeo dell’istruzione dove i cittadini europei possano muoversi liberamente per formarsi, studiare, lavorare. Per questo anno l’istituto si è concentrato sulla parte di mobilità sia dei docenti che degli studenti e, considerata la buona risposta delle famiglie, non solo i nostri ragazzi andranno in altri paesi europei ma diventeremo anche scuola accogliente per studenti che provengono da scuole straniere”.

La partecipazione a questo progetto rappresenta, per la scuola e per il suo territorio, un’opportunità di cambiamento in una dimensione europea, per stimolare processi di innovazione e miglioramento e promuovere i valori di tolleranza e inclusione. La partecipazione sentita delle associazioni e delle strutture ricettive del territorio e l’entusiasmo manifestato per il progetto sono gli ingredienti giusti per passare dai confini della provincia di Pavia direttamente nel cuore dell’Europa.

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