Romagnese. Dopo l’ondata di maltempo proseguono i controlli sul territorio

ROMAGNESE Mentre oltre i 1500 metri di quota è comparsa la prima neve i comuni dell’Appennino stanno facendo i conti dei danni causati dal maltempo di inizio settimana.

Intanto proseguono i controlli del territorio: il nubifragio dei giorni scorsi che ha colpito tutto l’Oltrepo pavese ha colpito duramente l’Oltrepo montano, dove si sono verificati diversi danni in varie zone. Anche a Romagnese il ciclone atmosferico ha lasciato diversi strascichi per lo più sui sentieri, ma fortunatamente di basso rilievo su strade e frazioni. Fa una conta aggiornata sulla situazione il sindaco Manuel Achille, che fin da subito è rimasto in contatto con i dipendenti del Comune e i volontari del paese e di Protezione civile circa l’evoluzione del maltempo.


“La nostra macchina di prevenzione – spiega il sindaco di Romagnese – si è messa in moto fin dalle prime ore di lunedì scorso, quando si è verificata la fase più acuta del maltempo. Il ciclone ha portato diversi danni sui nostri sentieri, con il cedimento di diverse passerelle in legno realizzate dai volontari nel corso degli anni addietro, oltre alla piena del torrente Tidone come da diverso tempo non si vedeva”.

Il sindaco continua: “In questi giorni stiamo compiendo con gli uffici e grazie anche alle segnalazioni dei nostri concittadini una breve cernita dei danni causati dal nubifragio e sui quali come Comune interverremo sia in prima persona che con il supporto degli enti sovracomunali, per verificare i danni e verificare se vi siano smottamenti nelle frazioni e sulle strade. La pulizia delle cunette che nella scorsa estate è stata realizzata dai nostri dipendenti comunali dovrebbe comunque aver evitato il peggio. Ringrazio tutte le persone – conclude Achille – che hanno collaborato ad attenzionare il nostro territorio, in particolare una menzione per i nostri volontari del luogo e al nostro gruppo comunale di Protezione civile che è stato vigile fin da subito nel territorio con diversi sopralluoghi”.

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