Rivanazzano Terme. Sono ore d’ansia per il parroco don Stefano Ferrari e per otto pellegrini oltrepadani che si trovano ad Israele

RIVANAZZANO TERME Sono ore d’ansia per il parroco di Rivanazzano e Godiasco Salice Terme, don Stefano Ferrari, che insieme ad altri otto pellegrini delle due località della Valle Staffora si trova in Israele. Era partito con il gruppo nella notte tra giovedì e venerdì e dovrebbe rientrare in Oltrepo venerdì prossimo per quella che era una pellegrinaggio in Terra Santa. Un viaggio organizzato da ‘FrateSole’ viaggeria Francescana a cui hanno aderito anche due persone iscritte all’Unitre di Rivanazzano. Lo scoppio improvviso della guerra, per quello che dove essere un pellegrinaggio nei luoghi sacri, rischia di trasformare il viaggio in ore di forte preoccupazione per chi è la ma anche per i parenti a casa.

Ma don Stefano ieri in tarda serata, per rassicurare tutti i parrocchiani, ha inviato un messaggio agli amici più stretti in cui scrive: “Questa sera dopo cena abbiamo fatto visita alla ‘Tomba del giusto’ una tomba del primo secolo molto simile a quello che poteva essere il sepolcro di Gesù. A Gerusalemme il santo sepolcro è talmente rimaneggiato che si fa fatica ad immaginare come poteva essere”.

Non un cenno alla guerra, ai bombardamenti proprio come voler dire che, nonostante i momenti difficili. il pellegrinaggio va avanti senza problemi. C’è comunque grande apprensione sia a Rivanazzano che Godiasco: alla partenza del gruppo la situazione era piuttosto tranquilla. Ora la guerra scoppiata all’improvviso che ha di fatto bloccato il parroco di Rivanazzano e i pellegrini a Gerusalemme. Non è neppure possibile rientrare in Italia in quanto pur essendo aperti gli aeroporti, tutte le compagnie aeree hanno sospeso i voli. Nella giornata di ieri il sindaco di Rivanazzano Terme Alice Zelaschi ha contattato don Stefano sul telefonino per avere notizie.

“Tutto il gruppo sta bene – sottolinea il sindaco – e vorrebbero proseguire nel limite del possibile il pellegrinaggio fino a venerdì prossimo, se le condizioni lo permetteranno. Per due giorni sono rimasti bloccati, comunque al sicuro, a Gerusalemme. Il gruppo è in attesa di salire sul pullman per spostarsi verso nord, cioè nella parte più tranquilla di Israele”.

Domenica mattina durante la santa messa a Godiasco, il parroco che sostituisce don Stefano, ha espressamente chiesto ai fedeli di pregare per il loro curato. E subito c’è stata molta apprensione in quanto in pochi sapevano che don Stefano insieme ad alcuni membri del gruppo pastorale e di volontari di Rivanazzano e Godiasco si trovano ad Israele. Anche Marco Bertelegni, vice presidente diocesano di Tortona e da sempre impegnato nel gruppo pastorale di Rivanazzano sta vivendo ore di ansia.

“Ho sentito don Stefano diverse volte nella giornata di ieri. Il gruppo si trova in una porzione di Gerusalemme al sicuro anche se la notte scorsa hanno sentito gli aerei da combattimento volare sopra le loro teste. Ieri mattina il consolato italiano a Gerusalemme – continua nel suo racconto Bertelegni – ha lasciato il via libera per poter transitare verso Betlemme. A Rivanazzano Terme stiamo vivendo tutti ore d’ansia perché la situazione a Israele è degenerata ed è fuori controllo. Continuiamo a leggere anche sui social – conclude Bertelegni – che, anche nelle zone più tranquille c’è in giro gente senza scrupolo e questo ci preoccupa parecchio. Dovevo partire anche io con quel gruppo ma alla fine per alcuni impegni ho dovuto rinunciare”.

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