Peste suina: “Un’emergenza che rischia di mettere in ginocchio l’intero settore”

MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA – “Un’emergenza che rischia di mettere in ginocchio l’intero settore”. Sono le parole del sindaco di Montebello della Battaglia, Andrea Mariani che è stato immediatamente avvisato dell’accaduto.

“Ho ricevuto ieri mattina la notifica di Ats Pavia inerente all’abbattimento di tutti i suini presenti nello stabilimento dell’azienda agricola di Montebello a causa del focolaio di peste suina. La Psa è un’emergenza che rischia di mettere in ginocchio un settore che rappresenta un’eccellenza non solo lombarda ma anche nazionale. Conosco l’azienda agricola oggetto di questo provvedimento – continua Mariani – che è un’attività imprenditoriale cresciuta e consolidatasi negli anni grazi al lavoro, al sacrificio e alla passione della famiglia. Ringrazio Ats Pavia e il servizio veterinario per l’attività di controllo e prevenzione e unitamente esprimo alla famiglia Allegrini la vicinanza di tutta la comunità per il duro colpo patito con l’auspicio di potersi risollevare quanto prima”.

“Il problema è la presenza di cinghiali infetti all’esterno degli allevamenti e liberi di muoversi sul territorio: è necessaria qualsiasi forma di contenimento per ridurre completamente il rischio di trasmissione”. Così Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia, commenta il primo caso ufficiale di peste suina riscontrato in un allevamento dell’Oltrepo.

«Gli imprenditori agricoli stanno mettendo in atto da tempo le misure previste dalla Regione per il contenimento dei rischi – sottolinea il presidente di Coldiretti Pavia –. Ma è chiaro a tutti che finché ci saranno cinghiali infetti e liberi di muoversi il rischio zero non esiste, perché la trasmissione avviene da animali allo stato brado che hanno raggiunto una presenza talmente invasiva da arrivare persino ad attaccare le persone, come successo in un altro centro del Pavese». Insomma, il problema è all’esterno delle aziende agricole e degli allevamenti, non all’interno.

«Gli agricoltori sono parte lesa in questa vicenda – dice ancora il presidente di Coldiretti Pavia –. Per questo, accanto alle forme di ristoro già previste dalla Regione e a quelle che saranno programmate in futuro, è necessario anche pensare a ulteriori forme di sostegno dirette ed indirette per sostenere le attività imprenditoriali d’eccellenza del nostro territorio. I veri custodi del territorio sono gli agricoltori e gli allevatori – conclude Silvia Garavaglia – che con il loro lavoro quotidiano contribuiscono a mantenere alto il livello di sicurezza alimentare del nostro Made in Italy». 

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