L’associazione “Navigare Fiume Po” ci crede: partite le escursioni turistiche su Po e Ticino. Marco Destro racconta iniziative e progetti futuri

PORTALBERA – Ci voleva solo una persona per credere in un turismo fluviale anche dalle nostre parti. E quella persona non poteva che essere Marco Destro di Portalbera, 50 anni, di professione ristoratore (da quando ne aveva 21), ma con una grande passione, quella del fiume e della navigazione. Da 9 anni a questa parte gestisce il caratteristico “All’AvamPosto sul Grande Fiume” in località San Pietro, un ristorante ricavato all’interno di una vecchia chiatta dell’ex “ponte di barche” che una volta univa le due sponde fra Spessa e Arena Po. Appoggiata su un alto costone del fiume, dal suo interno attraverso i suoi oblò si ammira il lento scorrere del maestoso “Mississippi Padano” in tutto il suo splendore, degustando cucina di terra ma anche di fiume, perché un piatto di alborelle fritte o uno a base di pesce d’acqua dolce al forno non mancano mai. Per le stagioni più calde c’è anche un fresco dehors esterno. Poco più in là c’è un piccolo pontile, dove sono ormeggiate alcune barche. Più avanti alcune casette, l’attracco di San Pietro e sulla sfondo il maestoso ponte della S.P. 199.

Marco Destro è un esperto navigatore: ha disceso il fiume Danubio da Passau a Vienna, ha attraversato il Lot in Francia, e più volte ha compiuto la discesa lungo il Po fino alla foce in mare Adriatico, con deviazioni anche verso la Laguna Veneta, i canali del Brenta e la Laguna di Grado. Insomma, solo uno come lui, soprannominato non a caso “il Condottiero”, poteva capire che il nostro fiume Po è un potenziale patrimonio turistico e non è solo un corso d’acqua che preoccupa quando è in secca e che spaventa quando è in piena. Ma diciamolo apertamente: un po’ per mentalità, un po’ per disinteresse, quello che abitualmente accade in altri punti del “Grande Fiume” (tipo in Emilia, in Veneto e in Oltrepò Mantovano) e che laggiù attrae turismo e genera indotto, in provincia di Pavia è visto ancora come una piccola nicchia destinata nel pensiero comune a non sbocciare mai.

L’associazione “Navigare Fiume Po” è nata con l’obiettivo di rompere questi pregiudizi e di trascinare anche il territorio pavese nel circuito delle terre che fanno dei propri fiumi un bel biglietto da visita. Dopo i piccoli esperimenti delle passate estati, da qualche settimana la motonave “Le Due Rive” è ufficialmente salpata in questa grande odissea. E la partenza è stata veramente una ‘piena’, come quella che ha innalzato il livello d’acqua dei nostri fiumi. 11 metri di lunghezza, 3 e 30 di larghezza, omologata per 45 passeggeri (ridotte a 35 per le escursioni fluviali e a 25 per gli “aperitivi” in mezzo al fiume), la “Due Rive” nel mese di giugno offre escursioni fluviali con partenze e itinerari alternati: o da Pavia (pontile bar “L’Imbarcadero”, zona Ponte Coperto) per una gita sul Ticino, oppure da Portalbera (pontile ristorante “Avamposto”) per un giro sul Po. Le uscite di questo mese sono andate finora quasi tutte “sold-out”: un successo annunciato, figlio di così tanta domanda che si scontrava con un’assenza ostinata di offerta organizzata. Bastava crederci ed ecco che anche il nostro territorio può diventare un piccolo Polesine, alla faccia di chi sosteneva “troppo caldo”, “troppe zanzare”, “troppi moscerini”, “troppa poca acqua”, ecc..

Più che l’esperienza, ci vuole la passione – commenta Marco Destro – Questa comporta tante fatiche fra cose da fare, da guardare, da controllare, da organizzare, ecc.. Fortunatamente io gestisco un ristorante che funziona e che è la mia occupazione principale, mentre quella del fiume è un po’ il mio ‘giocattolino’, che anche se mi comporta di spendere un bel po’ di tempo, ce lo dedico volentieri. Ovviamente, la passione va bene, ma bisogna anche avere un riscontro. Meno male che col progetto Navigare Fiume Po siamo partiti discretamente bene”.

Queste escursioni serviranno a far scoprire il nostro fiume sia agli abitanti della nostra zona o più a quelli che vivono al di fuori del territorio? “A me piacerebbe non solo riuscire a far scoprire il fiume a più gente possibile, ma anche raggiungere un secondo ‘step’, ovvero riuscire a creare una sorta di collaborazione con la ‘collina’. La gente viene per vedere il fiume e va bene, però poi bisognerebbe far capire loro anche quello che può dare ciò che sta attorno al fiume. Sarebbe bellissimo navigare il fiume e offrire la possibilità ai turisti di scoprire l’Oltrepò e anche viceversa, perché ormai si parla di Oltrepò Pavese e lo si associa solo al territorio collinare: nessuno, invece, associa l’Oltrepò al fiume Po, pur essendo quest’ultimo un componente così importante che genera il nome stesso del territorio – Oltrepò significa ‘Oltre il Po’. Sia come navigazione, ma anche come ristorazione in riva al fiume, abbiamo molta più clientela che viene dal Pavese piuttosto che, per esempio, da Stradella che è qua a 5 minuti di strada. Tutto questo perché il Po, per chi abita in Oltrepò, è visto solamente come acqua sporca, mulinelli e pesci siluro. Non è fortunatamente così, ma purtroppo questo è un luogo comune ben radicato”.

Parlando di sinergie con la “collina”: non organizzate già qualcosa di simile, tipo escursioni in bicicletta con e-bike associate proprio alle gite fluviali? “Stiamo provando a mettere in piedi questa iniziativa: qualcosa siamo riusciti a fare, poi l’abbiamo lasciata un po’ in secondo piano, a meno che non ci contatta un gruppo che ce lo chiede espressamente. Purtroppo, se organizziamo noi l’evento e offriamo il pacchetto completo gita in barca più pranzo in ristorante più escursione in e-bike viene un costo che per il cliente non è economicissimo… In realtà, vale sempre il discorso che se vai a fare un week-end in due persone in spiaggia in Liguria, non spendi meno di 500 euro fra benzina, autostrada, albergo, ristorante, ombrellone, con pure 5 ore di coda per tornare a casa”.

In che direzione vuole crescere “Navigare Fiume Po” e quali sono gli obiettivi per il medio-lungo termine? “Quest’anno l’abbiamo messa un po’ sullo sfondo, ma dall’anno prossimo riprenderemo sicuramente il discorso di offrire crociere lungo il fiume a lungo raggio e di più giorni, fino a Mantova o perfino a Venezia. Anche per questo discorso, analizzando bene i costi, bisogna capire che non è una comune gita sul fiume, ma bisogna viverla come un’avventura. Andare sul monte Everest ha un costo non indifferente, per fare un esempio; non voglio paragonarlo a quello, però se organizziamo una due-tre giorni per raggiungere Mantova o Porto Tolle via fiume ci sarà un costo da affrontare per il turista, perché innanzitutto la nostra motonave consuma 1 litro ogni 0,8 km, poi ci sono i costi di rientro, di alloggio, di ristoro, ecc.. Se uno la vede come un’avventura particolare, come l’esperienza della vita, ecc., può accettare un certo esborso, anche se allo stesso prezzo magari si può fare una settimana al mare… ma sicuramente senza lo stesso fascino avventuroso che ci può essere esplorando l’incontaminato e selvaggio fiume Po”.

Invece per quest’estate quali iniziative ci sono in cantiere? “La stagione è partita con un ottimo livello d’acqua del fiume e stiamo organizzando queste apericene al tramonto ed escurisoni con aperitivo a bordo che stanno funzionando. A week-end alternati, e finché il livello di acqua ce lo permetterà, faremo anche a Pavia delle escursioni lungo il Ticino. In città abbiamo avuto un ottimo riscontro: domenica 4 giugno nonostante il tempo era brutto abbiamo portato in giro tante persone. A Pavia collaboriamo con ‘Oltre Confine’, un’associazione che gestisce gli info point cittadini e che anni fa gestiva la navigazione in fiume. Ci siamo contattati a vicenda e da questa settimana anche loro promuoveranno le nostre iniziative: nel prossimo week-end sul Ticino a Pavia avremo la guida a bordo, che spiegherà ai turisti non del posto che cosa vedono durante la navigazione”.

Ecco le prossime uscite: giovedì sera (dalle 19:00 alle 22:00) apericena al tramonto sul fiume Po, sabato (dalle 19:30 alle 20:30) aperitivo sul fiume Ticino con vista sul Ponte Coperto di Pavia, domenica tre gite in barca sul Ticino di un’ora l’una (15:15, 16:30, 17:45) con vista su Pavia; domenica 25 (dalle 16:00 alle 18:00) gita in barca sul Po con apertivo a bordo, giovedì 29 (19:00-22:00) apericena al tramonto sul Po. Per prenotazioni e per scoprire i costi consultate il sito internet http://www.navigarefiumepo.it/itinerari.html.

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