“La strada per Dezza è pericolosa”: gli spartineve non possono passare

BRALLO DI PREGOLA Da una parte gli abitanti che premono per far pulire e aprire la strada anche nel periodo invernale. Dall’altra i sindaci di Bobbio e del Brallo di Pregola che frenano sulle richieste in quanto in mancanza di parapetti e in presenza di ghiaccio mancherebbero i requisiti di sicurezza. E’ quanto accade a Dezza, piccola frazione del comune di Bobbio. Una frazione che conta un solo residente. Da Bobbio parte la strada che in 10 chilometri tra i boschi raggiunge Dezza.

Da qui la strada comunale prosegue per altri due chilometri fino al confine con la provincia di Pavia e dal confine con due chilometri e mezzo circa si raggiunge il Brallo di Pregola. Ma la strada nel periodo invernale o meglio quando nevica e vi è la presenza di ghiaccio da Dezza al Brallo non viene pulita. Così Sandro Rossi si è fatto portavoce del malcontento degli abitanti e ha scritto lettere al prefetto, al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e ai sindaci di Bobbio e Brallo.

“L’unica strada di confine tra Emilia e Lombardia che non viene pulita dalla neve è quella di Dezza – ribadisce Sandro Rossi, vogherese che ha una seconda casa in questa località -. Dopo anni di battaglie finalmente il tratto di strada che da Dezza sale al Brallo è stata asfaltata. Ora chiediamo ai sindaci che si provveda anche alla pulizia della strada in inverno”.

Dezza è una località che conta circa 60 case ristrutturate abitate per lo più da vogheresi, pavesi e piacentini. Sulla pulizia della strada nel periodo invernale sono scettici sia il sindaco di Bobbio sia quello del Brallo, Piergiacomo Gualdana.

Quest’ultimo sottolinea: “Il tratto di strada che dal nostro comune scende verso Dezza è alquanto pericoloso in quanto non solo non ci sono protezioni e vi sono pendenze anche superiori al 10%. Diventa un pericolo sia per i mezzi spartineve sia per le auto in quanto la strada transita in mezzo ai boschi e se una vettura esce di strada inevitabilmente finirebbe contro un albero. Mancando la sicurezza – continua Gualdana – è impensabile pulire la strada. Il tutto anche con un esborso economico per garantire l’apertura in caso di nevicate e gelo”.

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