Riapre il reparto subacuti dell’ospedale di Varzi ma è scontro tra sindacati e Asst per la carenza di personale

VARZI Nei primi giorni di febbraio riaprirà il reparto sub acuti dell’ospedale di Varzi. Ed è già polemica tra organizzazioni sindacali e Asst. Nel mirino l’impiego di poco personale che rischia di paralizzare la struttura e di far fare doppio turni se non addirittura di far saltare i periodi di ferie e riposo ai 10 infermieri presenti. Patrizia Sturini della segreteria F.P. Cgil parte all’attacco.

“Ancora una volta il sistema delle relazioni sindacali, strumento previsto dai contratti per costruire relazioni stabili tra aziende o enti e soggetti sindacali, per un dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti ed obblighi, nonchè alla prevenzione e risoluzione dei conflitti, non è stato rispettato. Non si capisce perchè le organizzazioni sindacali non sono state messe al corrente dell’apertura del reparto, considerando che è materia di confronto”.

Il reparto di sub acuti di Varzi, dotato di 15 posti letto, all’arrivo della pandemia da Covid e quindi 3 anni fa, aveva sospeso i ricoveri, anche perchè la carenza di organico non garantiva un’adeguata assistenza.

“Il personale di quel reparto – spiega Sturini – è stato integrato con il personale della medicina, in sofferenza di unità da tempo. Così il reparto di medicina di Varzi è diventato un fiore all’occhiello per Asst per quanto riguarda l’assistenza ai pazienti positivi al Covid, e questo grazie a tutto il personale che ha garantito con professionalità un’adeguata assistenza”. Ma adesso la situazione potrebbe degenerare.

“Oggi per puro caso la F.P. Cgil – spiega Sturini – ha scoperto che verranno riattivati 8 posti letto dei 15 esistenti nel reparto di sub acuti che probabilmente verranno spostati i 5 infermieri, che già lavoravano in quel reparto, integrando così con i 5 infermieri del concorso eseguito solo per l’ospedale di Varzi”.

A questo punto la responsabile della Cgil pone delle domande ad Asst: “Vengono garantiti i riposi e le ferie al personale? Verranno rispettate le matrici di turno sottoscritte nel Contratto Integrativo Aziendale? Il Reparto di medicina subirà dei processi di riorganizzazione? Questi e molti altri sarebbero i temi di confronto con le organizzazioni sindacali – dice ancora Sturini – per costruire nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità un percorso condiviso per migliorare sia i servizi pubblici a vantaggio dei cittadini e dei lavoratori”.

Ma Asst non ci sta e in una nota la direzione generale sottolinea: “Premesso che questa Azienda ha sempre improntato il dialogo a corrette relazioni sindacali, come da contratto collettivo nazionale, nel merito si specifica che, con riferimento ad informazioni relative a decisioni di carattere organizzativo, le stesse saranno oggetto di informativa, una volta assunte”.

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