La Biodiversità dell’Oltrepò Pavese al centro di una nuova strategia dalla terra per la terra

VARZI – Nella sede della Comunità Montana Oltrepò Pavese, si sono svolti 4 laboratori che hanno visto lavorare insieme facendo sintesi finale e programmando un nuovo appuntamento che sarà arricchito da una importante ricerca condotta dal Politecnico di Milano, oltre cento persone fra sindaci, figure tecniche delle amministrazioni, dei consorzi, delle associazioni e delle categorie.

Il secondo workshop conclusosi a tarda sera dopo oltre due ore di lavori, ha la finalità di costruire una strada condivisa e unica per una strategia di ripartenza del territorio e ha identificato quattro macro-temi da sviluppare che possano fotografare e dare spunti, stimoli, strategie e opportunità di ripartenza al Territorio. Alla base la Biodiversità di una Terra che non è una parola senza fondamento ma è la vera opportunità di sviluppo.

Qualità della vita e nuove forme di abitare l’Oltrepò Pavese, Valorizzazione e accompagnamento imprenditoriale: l’innovazione delle filiere locali, Riconoscere e aver cura del patrimonio culturale e naturale: biodiversità e sostenibilità, Verso una dimensione unitaria del territorio: oltre la frammentazione per una gestione coordinata: sono stati gli argomenti approfonditi e dibattuti che hanno portato avanti la programmazione strategica in atto.

“È stato ancora una volta un momento corale molto intenso e importante – ha detto Giovanni Palli, presidente di Provincia di Pavia e della Comunità Montana, oltre che sindaco di Varzi sede dell’incontro – leggendo la relazione dei tavoli di lavoro e confrontando il progress del progetto di costruzione coordinato dal Politecnico di Milano, altra grande eccellenza lombarda che ci sta aiutando su questo fondamentale programma, ritengo che si stiano davvero gettando le basi di una nuova Area, attrattiva, unica, smart, inclusiva, orientata al benessere e alla salute, molto consapevole della sua storia e del potenziale attuale e concreto perché finalmente calata nella realtà che non può prescindere dalla passione e amore per la terra e la sua biodiversità per fare il salto che le compete. Di certo non siamo arrivati ancora alla meta ma ci arriveremo con una crescita anche del patrimonio umano e sociale che si sta ampiamente manifestando e che è fondamentale per fare la differenza”.

Il secondo workshop ha fornito un quadro molto ampio e preciso ed evidenziato le esigenze concrete del Territorio. “Siamo nella fase più bella della costruzione di un progetto importante, – conclude Giovanni Palli – che può contare su una strutturata ricerca, per una visione futura del territorio è di fatto il motore del nuovo Oltrepò Pavese capace di svilupparsi ripartendo con determinazione, consapevole della sua tradizione, storia, valori ma con una marcia in più e una grande attenzione alle categorie fragili e ai giovanissimi, ai giovani che non dovranno più avere dubbi sull’opportunità di restare ed essere partecipi di una economia sociale, culturale e valoriale come la nostra”.

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