Ecco le Women Rivanazzanese, l’unica formazione di calcio femminile dell’Oltrepò: giovanili e prima squadra (in Promozione)

RIVANAZZANO TERME – La Women Rivanazzanese (di Rivanazzano Terme) è una squadra di calcio femminile nata quest’anno da una costola dell’U.S.  Rivazzanese, storica società maschile che milita attualmente nel campionato di Prima Categoria. Le “Women”, invece, stanno  disputando, e con furore, il loro primo campionato di Promozione femminile e al termine del girone di andata si ritrovano terze in classifica, a soli 3 punti dalla capolista Como. I dati dicono anche che la squadra oltrepadana è la miglior difesa del campionato e il secondo miglior attacco con 34 gol già realizzati. In più, la gialloblù Arianna Barrale è prima nella classifica cannonieri con 13 marcature. Nell’ultima partita disputata, in trasferta a Busto Arsizio contro l’Aurora Pro Patria, le “aquile” hanno vinto per ben 13-0! Va bene  anche il settore giovanile: le Allieve U17 sono attualmente a metà classifica del torneo regionale, mentre le giovanissime U15 hanno conquistato il loro primo punto pareggiando (in rimonta) per 2-2 sul difficile campo della Pavia Academy. 

Dopo un po’ di piazze storiche ormai scomparse, attualmente in provincia esistono soltanto due società che praticano calcio femminile in maniera agonistica: la Pavia Academy, impegnata nella serie C nazionale, e la Women Rivanazzanese, due categorie più sotto, in Promozione, che a conti fatti è l’unico club di calcio “in rosa” di tutto l’Oltrepò. Paolo Bottazzi, allenatore della prima squadra e responsabile del settore giovanile, ci racconta come e quando è nato il progetto della Women Rivanazzanese. “Siamo partiti dal settore giovanile qualche anno fa, soltanto con la squadra delle ragazzine U14, mentre a oggi abbiamo pulcine, esordienti, giovanissime e allieve. In questo momento siamo molto contenti perché come settore giovanile stiamo crescendo, siamo riusciti ad allestire la squadre delle pulcine, che prima non avevamo, e questo è stato un ulteriore ampliamento del nostro movimento”.

E l’idea di una prima squadra, invece, quando è  nata? “La nascita della prima squadra è stata la chiusura del cerchio, in quanto siamo partiti con le bambine qualche anno fa per arrivare oggi ad avere una squadra di ‘ladies’. L’allestimento delle Women è stato realizzato in parte pescando dalle nostre ex Allieve, che avevamo con noi lo scorso campionato, più fuori quota del 2005 e ingaggiando ragazze della zona. La complessità di questa squadra è che si sono tre fasce di età: le ex del nostro settore giovanile, quelle che vanno dai 25 ai 30 anni e poi le ‘over’ 30 che hanno già avuto in passato una carriera nel calcio femminile. Un mix fra esperienza e fra chi, invece, sta traendo profitto da questa avventura”.

Il primo campionato vi vede già molto bene: alla fine del girone di andata le ragazze sono terze in classifica. Ve lo aspettavate? “Il campionato di Promozione sta andando bene per il momento: è iniziato senza nessun tipo di obiettivo in quanto questo è il nostro anno zero. Abbiamo avuto solo due piccole battute d’arresto, alla 2° e alla 3° giornata contro due squadre esperte, ma da lì in poi abbiamo iniziato a fare la nostra onorevole stagione. Grazie alla fortuna di disporre di una rosa che apprende molto velocemente e si mette molto a disposizione, dalla 4° giornata diciamo che non abbiamo più sbagliato niente, abbiamo cementato il gruppo e il campionato ci vede terzi in classifica a soli tre punti dalla capolista. Siamo nei primissimi posti anche della classifica fair-play e fra i prossimi impegni ci sarà la Coppa Lombardia, che ci vedrà in campo il 4 e l’11 dicembre”.

Come vede il calcio femminile nel nostro territorio? A parte voi e la Pavia Academy sembra un deserto…: “Purtroppo per il momento non ci sono ancora le prospettive per migliorare questo dato di fatto. Noi, ora come ora, fra prima squadra e settore giovanile abbiamo una settantina di ragazze e tirare su 70 ragazze in un deserto è stato difficilissimo. Se domani si dovessero svegliare la Vogherese oppure il Derthona e vorrebbero allestire un proprio settore femminile, la vedrei molto complicata. La FIGC ci dà dei ‘range’ di età molto ristretti per allestire le singole squadre giovanili: se, invece la, federazione aiutasse le piccole società e permettesse loro di usare 3 o 4 annate per formare una squadra, sarebbe più semplice per un club impostare il femminile, perché trovare 10 bambine della stessa identica età diventa davvero difficile”.

Ci sono prospettive affinché questa situazione possa cambiare nell’immediato? “Prevedo che nella nostra provincia difficilmente qualcun altro si improvvisi con il calcio femminile, anche se lo spero tanto. Al contrario, a livello regionale stiamo crescendo molto, perché i numeri rispetto a qualche anno fa stanno lievitando sempre di più. Noi come Rivanazzanese ci stiamo muovendo per cercare di pubblicizzare il più possibile il calcio femminile, stiamo andando nelle scuole della zona, siamo attivi sulle pagine social network della società, i giornali parlano di noi, ecc.. Il calcio femminile è uno sport alla portata di tutte e che sta abbattendo l’antica concezione che il calcio sia uno sport per soli maschi”.

Quali sono gli obiettivi della prima squadra e del settore giovanile per il futuro? “Nel breve periodo l’obiettivo è sicuramente quello di fare il meglio possibile in tutti i campionati. Ci tengo particolarmente al settore giovanile perché loro rappresentano il futuro di questo club, quindi spero che le ragazze crescano il più possibile e che si divertano tanto. Il mio obiettivo personale per l’anno prossimo sarà quello di completare il settore allestendo anche la formazione juniores, chiudendo così tutta la trafila dalla prima squadra alle pulcine. Per arrivarci, però, dovremo crescere ulteriormente ancora quest’anno, per cui da qua a giugno speriamo che arrivino più giocatrici possibili. Per quanto riguarda la prima squadra, se a inizio campionato non c’eravamo dati obiettivi, adesso cominciamo a dire che ci siamo anche noi, abbiamo visto che possiamo giocarcela con tutti e perciò possiamo lottare per qualsiasi risultato. Se dovessero arrivare la vittoria del campionato e un’eventuale salto di categoria? La società è pronta”.  

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