Torna alla ribalta il progetto del casello di Sannazzaro sulla A7: sarà un’alternativa fra Casei e la Lomellina

PIEVE ALBIGNOLA – Sono passati 18 anni dall’accordo del 2004 siglato a Roma per il casello autostradale di Pieve Albignola sulla “A7” Milano-Genova di cui poi, però, non se n’è fatto più nulla. In realtà la proposta era stata dibattuta per la prima volta oltre 25 anni fa, cioè quando l’allora parlamentare sannazzarese di Forza Italia Giacomo de’ Ghislanzoni aveva accolto la richiesta dei sindaci della zona per creare uno svincolo nei pressi del grande polo industriale di Sannazzaro. Il discorso è stato interrotto per tanti anni e ripreso solo di recente. L’idea si è rimessa in cammino e una bozza di progetto è stata depositata al Ministero delle Infrastrutture.

La Regione si è espressa favorevolmente e in maniera unanime, mentre il nuovo C.d.a. della Milano-Serravalle ha preso a cuore il piano di previsione. Oltre al casello c’è anche il progetto di una bretella stradale che da cascina Tombone, dove passa la S.P. 193 Pavia-Alessandria, fungerà da collegamento con la frazione Cascinotto Mensa, dove dovrebbe sorgere lo svincolo autostradale. Il nuovo casello di Pieve Albignola, nascendo a ridosso di Sannazzaro, riguarderà marginalmente anche l’Oltrepò occidentale, poiché andrà a creare una nuova alternativa di collegamento con la bassa Lomellina, in aggiunta alla S.S. 755 “della Gerola” – da poco riaperta al traffico con la fine dei lavori al ponte di Cornale sul fiume Po.

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