“No ad un piano commerciale nell’ex area Carapelli”. L’appello lanciato alla sindaca dalla presidente di Ascom Confcommercio Voghera, Palonta e da Graziano, presidente dell’associazione Artigiani dell’Oltrepo Pavese

VOGHERA “No ad un piano commerciale nell’ex area Carapelli. Serve invece un piano di resistenza contro quel progetto e di rilancio del commercio in una città che diversamente rischia di soffocare e morire”. E’ l’appello lanciato alla sindaca di Voghera, Paola Garlaschelli, dalla presidente di Ascom Confcommercio Voghera, Maria Cristina Palonta e da Marco Graziano, presidente dell’associazione Artigiani dell’Oltrepo Pavese.

Il tutto anche dopo i dati emersi nei giorni scorsi dove in città, nel periodo 2012-2022, cioè in soli 10 anni, si è passati da 740 a 590 negozi aperti, con circa 200 negozi sfitti. Basta passeggiare per la via Emila o per le vie del centro storico per rendersi conto di persona di come i negozi, uno dopo l’altro, abbassano la serranda lasciando desolazione nel centro storico cittadino.

“Con 250 firme sembra, a noi di Ascom Confcommercio Voghera e Associazione Artigiani – spiegano Palonta e Graziano -, che i commercianti nonché elettori abbiano decisamente risposto con un secco ‘no’ al nuovo parco commerciale nella zona ex Carapelli. In tempi di forte recessione, riteniamo che l’amministrazione debba farsi carico, insieme alle associazioni di categoria di un piano di resistenza e di rilancio. Cosa che, a nostro avviso, certo non prevede un nuovo centro commerciale alle porte di Voghera, (non così fuori porta ma neppure così centrale, cosa che lo rende ancora più “insidioso”)”.

Palonta e Graziano passano all’attacco: “La battaglia sarà anche sul singolo cliente, che alla città verrà sottratto, se preferirà rivolgersi ancora una volta, alla grande distribuzione. Abbiamo proposte che sottoporremo alla giunta, al fine di tutelare e rilanciare la città. Chiediamo all’amministrazione progetti di ampio respiro che coinvolgano anche le associazioni di categoria. Si affacciano tempi difficili – concludono i due rappresentanti di categoria -, in cui la coesione e la capacità di porre dei rimedi alle varie crisi non ci permette più di procrastinare o di fare troppe parole, ora è il momento di agire, di fare, di tentare nuove strade. Puntiamo tutto sulla città, sul commercio di vicinato, sulle attività artigianali ed imprenditoriali del territorio, vera nostra risorsa. La grande distribuzione è ampiamente rappresentata a Voghera, rendiamo più potenti le nostre risorse”.

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