Duecento mila euro per mettere in sicurezza il torrente Nizza ed evitare che bombe d’acqua o piene improvvise possano arrecare danni

VAL DI NIZZA – Duecento mila euro per mettere in sicurezza il torrente Nizza ed evitare che bombe d’acqua o piene improvvise possano causare l’esondazione del corso d’acqua che corre parallelo alla provinciale numero 7. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Campetti corre di fatto al riparo per evitare che la provinciale possa essere travolta dalle piene bloccando la viabilità lungo l’unica strada di accesso alla valle.

A ridosso degli argini maggiormente a rischio sono stati posizionati dei massi di pietra, come difesa spondale, mentre lungo tutto il corso sono state tagliate le piante e gli arbusti che ostruivano il regolare deflusso dell’acqua. Il torrente Nizza, che nasce a Sant’Albano e a Ponte Nizza si getta nello Staffora, è un corso tranquillo che durante tutto l’anno ha una portata molto bassa di acqua. Ma in più occasioni proprio con piogge torrenziali o le ormai classiche bombe d’acqua si è trasformato in un fiume impetuoso.

Di qui la decisione del comune di Val di Nizza di intervenire tempestivamente. “Proprio in questi giorni – sottolinea il sindaco Campetti – l’impresa incaricata dell’intervento sta ultimando i lavori di regimentazione del torrente. Sono state realizzate delle difese spondali, sono state completamente ripulite le briglie di calma del torrente in località Molino Cassano, Fontanino, Paravello, Casa Ponte, Casa Schiavo e Nizza. L’intervento – prosegue il sindaco di Val di Nizza – è stato finanziato dalla Regione Lombardia con una somma di circa 200mila euro”. “

Dopo un confronto tra comune e Regione, quest’ultima ha approvato il progetto di messa in sicurezza del corso d’acqua valutando anche quelle che erano le situazioni più critiche. In particolare – conclude Campetti – abbiamo dato ascolto alle richieste dei cittadini che ci avevano segnalato il pericolo di alcune piante cresciute proprio nel corso d’acqua che ostruivano il regolare deflusso e che erano anche di pericolo per le abitazione circostanti. Nel giro di un mese le opere dovrebbero concludersi andando a risolvere tutte le criticità”

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