Terre d’Oltrepò presenta la nuova zonazione viticola della Doc Oltrepò Pavese

BRONI – I mutamenti climatici in corso incidono profondamente sul futuro viticolo dell’Oltrepò Pavese. Per questo motivo è stato recentemente presentato uno studio operativo per aggiornare la cartografia di zonazione vinicola proprio alla luce dei mutamenti climatici in corso.

L’attività di ricerca è stata presentata alla direzione della cantina Terre d’Oltrepò che l’aveva commissionata ed è stata realizzata dal gruppo di ricerca in Viticoltura dell’Università degli Studi di Milano, coordinato dai Professori Osvaldo Failla e Gabriele Cola e da Nicola Parisi, agronomo della cantina. ll lavoro si è concretizzato in una nuova carta di zonazione viticola della DOC Oltrepò Pavese.

“La nuova zonazione, aggiornata sulla base dell’attuale fase climatica, consentirà a Terre d’Oltrepò, con il supporto dell’Università degli Studi di Milano, di dare indicazioni ai soci della cantina per i nuovi impianti viticoli, al fine di massimizzare le diverse vocazionalità territoriali, attraverso la corretta scelta varietale. – spiega il Presidente della cantina cooperativistica oltrepadana, Enrico Bardone – Tra le ulteriori applicazioni, vi è lo sviluppo di un sistema di monitoraggio territoriale della maturazione dell’uva mediante informazioni satellitari, interpretate sulla base della nuova carta vocazionale ed il congiunto controllo dell’effettivo decorso della maturazione in vigneti campione”.

“Ciò consentirà -conclude Bardone – la valorizzazione delle diversità territoriali nel potenziale enologico delle uve, che assumono un significato diverso anno per anno, quale conseguenza delle specificità del decorso meteorologico stagionale”. Essenzialmente l’analisi si è basata sulla produzione, mediante opportuni algoritmi geostatistici, di campi meteorologici giornalieri relativi a radiazione solare globale, temperatura massima, temperatura minima e precipitazione per il periodo 2001-2020, spazializzati sulla base delle variazioni territoriali in altitudine, esposizione e pendenza dei versanti.

L’analisi su venti anni di dati ha permesso di caratterizzare l’attuale fase climatica su un periodo sufficientemente lungo per coglierne anche gli elementi di variabilità e la ricorrenza degli eventi estremi. Questo scenario informativo è stato quindi analizzato sulla base delle specifiche caratteristiche dei suoli, anche per definire le dinamiche dei relativi contenuti idrici e del rischio di deficit idrico per la vite. Le cartografie pedo-climatiche sono state quindi utilizzate per interpetrare le caratteristiche vegetative, produttive e qualitative di una serie di vigneti campione di Pinot nero, Pinot grigio, Barbera e Croatina.

ll lavoro si è concretizzato in una nuova carta di zonazione viticola della DOC Oltrepò pavese suddividendolo in tre unità vocazionali: una zona A, senza limitazioni nelle risorse termiche e idriche; una zona B, in cui almeno uno dei due fattori è limitante (zona verdina ed una zona C, nella quale entrambi i fattori sono limitanti.

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