“Ringrazio gli ‘angeli ‘che ci hanno assistito in questa battaglia contro il biodigestore”. Sorride il sindaco Paola Garlaschelli durante la conferenza stampa organizzata per illustrare le motivazioni che hanno portato il Tar a bocciare l’impianto di biometano

VOGHERA “Ringrazio gli ‘angeli ‘che ci hanno assistito in questa battaglia contro il biodigestore. Sappiamo bene che la società che ha presentato il progetto può impugnare la sentenza del Tar ma lotteremo fino alla fine per dire no a questo impianto nella zona di Campoferro”. Sorride Paola Garlaschelli durante la conferenza stampa organizzata ieri per illustrare le motivazioni che hanno portato il Tar a bocciare l’impianto di biometano che sarebbe dovuto nascere a Campoferro. Il diniego all’opera è arrivato sull’impatto ambientale che presentava il progetto stesso.

All’incontro di ieri mattina a Palazzo Gounela hanno preso parte la sindaca Paola Garlaschelli, la vice Simona Virgilio, il presidente del consiglio Daniele Salerno, gli assessori Aurelio Torriani e Maria Cristina Malvicini. Presenti inoltre il presidente del comitato contro il biodigestore Marco Simionato e sempre per il comitato, in qualità di consulente, Cristina Sabrina Di Blasi. “Non era per nulla scontato il no del Tar – sottolinea la sindaca Garlaschelli – anche perchè quella sentenza va contro ad un’autorizzazione provinciale. Questa è una vittoria nostra per un impegno che ci siamo presi con i cittadini. E’ pur vero che la società potrà ora impugnare la sentenza ma è altrettanto vero che ci vorranno almeno due anni prima che quel progetto possa essere ripresentato”.

Il presidente del comitato Simionato tra l’altro fa notare come “per ripresentare il progetto servono modifiche anche molto pesanti ed onerose dovute alle tante prescrizioni che erano arrivate in merito a quel progetto”. Sulla possibile variazione di cambio di destinazione di quell’area del Pgt la sindaca invece frena: “Si tratta di un’opzione che non può essere presa in considerazione in quanto quell’area è proprio destinata ad attività produttive”.

“Sono soddisfatto per il risultato ottenuto – sottolinea invece l’assessore all’urbanistica Wiliam Tura -. Il risultato riflette l’attenzione della nostra amministrazione che applica nel suo operato un principio di amministrazione partecipativa. Non a caso il percorso è stato fatto con il comitato e le associazioni che si sono mosse sulla progettualità, successivamente bocciata dalla sentenza del Tar. Come amministrazione – conclude Tura – non ci siamo mai opposti contro queste progettualità, perchè comunque hanno una valenza, ma contro la localizzazione specifica che si è dimostrata sbagliata nei fatti”.

Fanno eco le parole dell’assessore all’ambiente Carlo Fugini che dal canto suo sottolinea: “E’ la vittoria di un decorso fortemente voluto dalla sindaca Paola Garlaschelli nei confronti di un impianto che presentava forti criticità. E’ la positiva conclusione di un iter sostenuto dalla giunta che si è avvalso del lavoro degli uffici del comune e dello studio legale di Milano a cui ci siamo rivolti”.

Fugini conclude: “Tutto nasce dalla riflessione sull’appropriatezza dell’area scelta dell’insediamento del biodigestore con l’impegno del comune di Voghera affinché ciò che viene autorizzato e realizzato porti sviluppo per la città, ma con il rispetto dell’ambiente e con la coerenza per il tessuto urbano.

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