La Comunità Montana punta sulla realizzazione dell’infrastruttura digitale e sulla valorizzazione della risorsa idrica del territorio

VARZI – Strategia Nazionale per le Aree interne in Alto Oltrepo pavese: la Comunità montana avvia il percorso di rafforzamento amministrativo per Comuni ed Enti locali in sinergia con Regione Lombardia, Formez PA – Dipartimento Funzione Pubblica e Dipartimento Affari. Piano nazionale ripresa resilienza, Strategia nazionale per le Aree interne, Politiche di coesione: sono alcuni dei fili rossi sulla quale la Comunità montana, in questi anni, sta lavorando, attraverso una collaborazione sempre più organica con centri di ricerca, amministrazione regionale ed amministrazioni centrali dello Stato.

Nei giorni scorsi, sindaci, amministratori locali e dipendenti comunali, si sono confrontati sul processo di rafforzamento della capacità amministrativo dei 18 Comuni della Comunità montana trattando molteplici argomenti quali gestioni associate, valorizzazione del ruolo della Comunità montana quale federatore dei Comuni dell’Alto Oltrepo, transizione digitale e tecnologica per garantire maggiori servizi ai cittadini.

Un percorso, come noto, che vede un attivismo dell’ente montano che, da mesi, sta portando avanti un’azione di coordinamento strategico proprio a partire dall’attuazione della Strategia turistica dell’area interna attuando, in sinergia con i Comuni, gli interventi che oggi contano oltre 15 cantieri aperti su efficientamento energetico ed attrattività turistica e diverse iniziative a valere su politiche ordinarie quali istruzioni, mobilità e salute per migliorare la qualità della vita e dei servizi di chi vive in Oltrepo Pavese.

“Un percorso complesso che viene da lontano – sottolinea Giovanni Palli, presidente della Comunità montana – e che oggi, ancor più di prima, ci mette tutti alla prova per rafforzare la capacità amministrativa nel governo di progettualità importanti e nell’attuazione, sotto un profilo tecnico, di interventi che risultano essere sempre più complessi e sfidanti”.

“La partecipazione – continua Palli – di esperti nazionali e regionali conferma l’attuazione, quale “caso pilota”, che il nostro territorio sta catalizzando e sull’opportunità di migliorare strumenti e sviluppare progettualità strategiche com’è quella che stiamo portando avanti sulla realizzazione dell’infrastruttura digitale nonché sulla gestione associata del reticolo idrico minore e la valorizzazione della risorsa idrica sul nostro territorio”.

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