Giovedì 14 ottobre si terrà la cerimonia della posa della prima pietra della Chiesa Ortodossa Romena

VOGHERA – Giovedì 14 ottobre, alle ore 17, in via Oropa a Voghera (al termine della via) si terrà la cerimonia della posa della prima pietra che inaugura i lavori di costruzione della futura Chiesa Ortodossa Romena, su un terreno acquistato dal Duomo di Voghera.

Alla cerimonia parteciperanno il Vescovo Romeno, il Console Generale dell’Ambasciata Romena a Milano, il Sindaco di Voghera Paola Garlaschelli insieme alla Giunta comunale, i Decanati (sacerdoti della chiesa ortodossa) e i parroci di Voghera.

“Un momento importante per la città tutta che le Istituzioni di Voghera hanno fortemente voluto – le parole del Sindaco di Voghera Paola Garlaschelli –, in un percorso di dialogo e condivisione che procede nel migliore dei modi con una Comunità che è parte attiva e integrante della città. La Chiesa Ortodossa è la più numerosa in Italia e a Voghera è punto di riferimento anche per cittadini praticanti Greci, Moldavi, Ucraini. Sono orgogliosa di rappresentare le Istituzioni cittadine nel momento in cui concretamente prende il via un progetto che racconta una città fatta di tante anime, fedi, sensibilità, ma sempre unita nel profondo senso di Comunità”.

“La posa della prima pietra della futura chiesa ortodossa romena rappresenta un momento di gratificazione per tutta la comunità – anticipa Padre Catalin Stergarel (Diocesi Ortodossa d’Italia, Parrocchia ortodossa romena San Eutimio il Grande di Voghera) – Questo progetto è anche l’esito di buoni rapporti intercorsi negli ultimi anni con la Curia cattolica e la autorità locali. Sin dall’istituzione della parrocchia, 11 anni fa, si sono individuate soluzioni adeguate per l’ottenimento di un luogo di culto dove celebrare le nostre funzioni. Tutti gli sforzi deposti hanno condotto verso la realizzazione di questo ambito progetto, che prevede un centro culturale nonché anche un oratorio. Poiché i cittadini romeni risultano essere ben integrati nella società vogherese, auspichiamo che questo progetto dia un tocco di multiculturalità”.

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