Nel giorno di mercato manca l’acqua al Brallo per oltre un’ora. Accese le proteste di baristi e ristoratori

BRALLO DI PREGOLA – Manca l’acqua al Brallo per oltre un’ora. E gli operatori commerciali vanno su tutte le furie. E’ accaduto ieri mattina nell’ora di punta tra le 11 e mezzogiorno. Bar e ristoranti all’asciutto con l’impossibilità di lavare le stoviglie, preparare caffè e far bollire l’acqua per uso alimentare. Il tutto in una giornata di mercato e con un afflusso turistico da record: forse così tanta gente al Brallo non si era vista neppure il giorno di ferragosto. Ma i disagi non finiscono qui: a Cima Colletta frazione del Brallo, posta a ridosso del Monte Lesima, da ormai tre giorni i rubinetti sono completamente all’asciutto e nonostante la spola delle autobotti di Asm i serbatori sono completamente privi di acqua per cui la gente si arrangia andando a recuperarla nelle fontane più vicine. Ma andiamo con ordine. Ieri mattina attorno alle 11 c’è stato un blackout idrico in gran parte del comune del Brallo.

Asm è intervenuta per riparare una condotta che si era rotta. Inferociti soprattutto i gestori di bar e ristoranti anche perchè è la seconda volta che il Brallo rimane all’asciutto. Era successo un paio di settimane fa quando una piccola frana alle pendici del Lesima aveva causato la rottura di alcune tubazioni. “E’ una situazione assurda – sottolinea Giorgia Pietra, del ristorante Pineta che si affaccia sulla piazza centrale del Brallo -. Con centinaia di turisti che volevano un caffè e con tutto pronto per far bollire l’acqua per cuocere pasta e altri piatti per oltre un’ora siamo rimasti con le mani in mano. Adesso siamo veramente stanchi di questa situazione e chiediamo una risoluzione definitiva perchè non è possibile rimanere senz’acqua nel pieno del mese di agosto e con un afflusso da record”. Va sicuramente peggio a Cima Colletta dove da tre giorni cinque famiglie che abitano nelle villette lungo la strada che porta al passo del Giovà sono senz’acqua.

Si fa portavoce del malcontento uno degli abitanti, Andrea Canepa che sottolinea: “Già in passato era capitato di restare a secco ma arrivavano le autobotti dell’Asm e il problema era risolto. Quest’anno invece il servizio è stato probabilmente subappaltato e chi porta l’acqua non ha evidentemente i mezzi giusti per poter riempire il serbatoio principale così versa l’acqua in un serbatoio secondario che ha una potenza molto bassa e per questo molte case rimangono tutt’ora all’asciutto”.

Cima Colletta è servita dalla sorgente della fontana Casella la cui portata varia in base alle precipitazioni. Quando questa, come in questo periodo, è priva di acqua viene attivato il serbatoio di Barostro ma in questo momento anche da lì non arriva neppure una goccia d’acqua al Colletta. “Per questo motivo siamo costretti a recuperare l’acqua dalle fontane – sottolinea ancora Canepa -. Ci auguriamo che la situazione possa migliorare nei prossimi giorni”.

Rispondi