L’antico “Mulino Spalla” di Menconico sarà recuperato e verrà riaperto al pubblico e alle scolaresche per le visite guidate (video di Marco Manfredi)

MENCONICO – L’antico Mulino Spalla di Menconico sarà recuperato e verrà riaperto al pubblico e alle scolaresche per le visite guidate diventando un museo. Questo il progetto, che sta portando avanti l’amministrazione comunale di Menconico, guidata dal sindaco Paolo Donato Bertorelli.

Il proprietario del Mulino Franco Rossi ha ceduto gratuitamente in comodato d’uso gratuito l’immobile per la durata di 20 anni autorizzando il comune ad effettuare le opere di restauro conservativo sia sul fabbricato che sui macchinari e attrezzature. Alla scadenza per ulteriori 10 anni il proprietario, una volta ritornato in possesso della struttura, si impegnerà a mantenere pubblica la destinazione del Mulino e consentire le visite storiche turistiche, culturali alla struttura.

“Il nostro comune ha ottenuto un primo finanziamento di 130 mila euro dal Gal per poter dare il via ai lavori di recupero delle parti esterne del mulino – afferma il sindaco di Menconico Paolo Donato Bertorelli – Grazie a questo stanziamento sarà recuperato anche il tetto e tornerà a funzionare la ruota azionata dall’acqua. Stiamo ultimando il progetto esecutivo in collaborazione con la soprintendenza dei beni culturali. Il lavori prenderanno il via entro la prossima primavera e il mulino sarà aperto al pubblico in estate. Inoltre, parteciperemo ad un bando di regione Lombardia per poter accedere ad un finanziamento che ci permetterà di recuperare anche le attrezzature e le macchine site all’interno dell’antico edificio”.

L’Antico Mulino ad acqua, sito sulla sponda destra del Torrente Aronchio, rappresenta una testimonianza storica del comune di Menconico, – continua il sindaco – infatti pur non conoscendo perfettamente la data di costruzione del vecchio Mulino, i primi cenni si hanno nel 1846 appena prima dell’Unità d’ Italia. Durante l’ultima Guerra Mondiale il Mulino fu al centro di numerose vicende e rappresentò per la zona fonte di sostentamento, infatti molte famiglie poterono sfamarsi con le riserve di farina dello stesso. I residenti più anziani ricordano con chiarezza quante volte venne dato loro gratuitamente pane durante il periodo della guerra”.

Il Mulino, che cessò di funzionare nel 1952, sorge sulla conosciuta “Via del Sale”, che collegava Genova a Varzi. E’ ancora oggi un’ importante testimonianza della vecchia arte contadina: dalla coltivazione manuale dei campi, alla macinazione dei grani, agli allevamenti.

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