69° Raid Motonautico Pavia-Venezia: parla Angelo Poma del comitato organizzativo

PAVIA – Mancano sempre meno giorni, anche se ancora tanti, ma la 69sima edizione del Raid Motonautico Internazionale Pavia-Venezia, che si terrà il prossimo 6 giugno, sta svegliando sempre più l’ambiente fluviale del nostro Oltrepò, che tornerà dopo dieci anni a essere protagonista della gara motonautica più lunga del mondo (400 e passa chilometri da Pavia a Venezia via Ticino, Po, Delta Padano e Laguna Veneta). L’Associazione Motonautica Pavia in collaborazione con L’Associazione Motonautica Venezia stanno organizzando, sotto l’egida della F.I.M. (Federazione Italiana Motonautica), la nuova edizione di un raid che si è corso la prima volta nel lontano 1929. L’arrivo sarà a Brondolo – Chioggia, sulla foce del fiume Brenta in mare Adriatico, e poi successivo trasferimento a Venezia nella stessa giornata. “Il raid è stato sospeso per dieci anni per molteplici cause – commenta Angelo Poma, membro del comitato organizzativo e responsabile della direzione di sede dell’Associazione Motonautica Pavese – La prima è stata per un discorso economico, perché il vecchio formato aveva costi molto alti. In seconda analisi, il numero degli iscritti era diminuito rispetto al passato. Infine, era rimasta la sola Motonautica di Pavia a organizzare il tutto senza più l’appoggio dei colleghi veneziani. Questa nuova edizione è stata realizzata, invece, assieme alla Motonautica di Venezia e, grazie alla riaffiorata nostalgia di molte persone, abbiamo trovato il modo di riorganizzarla aprendola anche alle imbarcazioni da diporto: chiunque abbia una barca che vada almeno a 60 all’ora, avrà la possibilità di partecipare a questa bellissima avventura. Ci saranno sempre le barche da corsa, gli offshore, le endurance, le moto d’acqua: professionisti, amatori e molto probabilmente anche le barche da corsa storiche, con alcuni ‘racer’ che hanno reso famosa la Pavia-Venezia negli anni passati”.

Ci saranno fra i partecipanti scuderie locali, italiane e anche internazionali? “Si sono già iscritti una settantina di partecipanti, fra cui piloti pavesi, italiani ma anche stranieri, che arriveranno da Francia, Germania, Belgio, Portogallo, Svizzera e Austria”. L’evento sarà promosso e seguito da mass-media nazionali? “Assolutamente sì. Ci saranno addirittura le televisioni a riprendere il raid, anche di emittenti molto importanti. Probabilmente le reti Mediaset ci seguiranno”. Altrimenti si potrà sempre seguirla dal vivo… “Chiuderemo la navigazione nei tratti e negli orari interessati, e ci saranno dei punti d’osservazione come il Ponte della Becca, il Ponte di Spessa, quello di Pieve Porto Morone, e oltre la provincia di Pavia: Corte Sant’Andrea, Piacenza, Isola Serafini, Boretto, Revere, Sermide, Pontelagoscuro, Polesella, Volta Grimana, Cavanella d’Adige e Chioggia”. Insomma, la Pavia-Venezia è la “Parigi-Dakar” nautica per eccellenza? “Sì, è una gara che si svolge dal 1929, siamo arrivati alla 69sima edizione con un albo d’oro di tutti i vincitori che hanno fatto la storia di questo raid fluviale, il più lungo del mondo in acque interne. Vista la situazione internazionale della motonautica è un raid sempre più unico”. Che, tuttavia, sembrava ormai morto… ma voi la state facendo risorgere: dopo questa nuova edizione, la riproporrete ogni anno? “E’ la nostra intenzione. Abbiamo già tanti iscritti, c’è tanto interesse e fermento da parte di tutti gli appassionati, non solo piloti e addetti ai lavori”.

Da che punto di Pavia si partirà esattamente la mattina del 6 giugno? “All’ente Parco del Ticino abbiamo chiesto la possibilità di partire dalla nostre sponde, ma il tempo cronometrato sarà preso solo a valle del Ponte Vecchio. Una volta si correva a tutta velocità già fra i due ponti, adesso è meglio farlo solo dopo il Ponte Coperto”. Le imbarcazioni come supereranno la diga di Isola Serafini (PC) che rappresenta uno sbarramento artificiale alla discesa versa la foce? “Il raid è diviso in diverse tratte. La prima, da Pavia a Isola Serafini, è lunga circa cento chilometri e quando si arriverà al ponte di San Nazzaro di Monticelli d’Ongina (PC) ci sarà lo stop del cronometro con le barche che entreranno in conca. La vecchia conca di una volta creava parecchi problemi con le gru di allora, mentre adesso c’è una conca modernissima con una capienza enorme; quando le barche usciranno dall’altra parte della conca, il cronometrista farà ripartire il tempo. A Boretto (RE) ci sarà il punto di rifornimento carburante, dove il cronometro sarà ancora neutralizzato. Infine, a Taglio di Po (RO) le imbarcazioni si immetteranno in canali di navigazione interna, dove ci sarà ancora un tempo neutralizzato, ma massimo di 60 minuti, per il trasferimento fino a Brondolo (VE), attraverso la conca di Volta Grimana, le due conche di Cavanella d’Adige e il traguardo sulla foce del fiume Brenta a Chioggia, alle porte di Venezia”.

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