Broni, il comune punta sulla riqualificazione dei giardini di Villa Nuova Italia

BRONI – Fare di Villa Nuova Italia un luogo vivo e vitale, perno su cui costruire una nuova stagione della dimensione culturale cittadina. È l’obiettivo che l’amministrazione comunale di Broni si è prefissata fin da quando l’immobile, dopo un’attesa durata ben 65 anni, è finalmente entrato nella sua disponibilità. Ora, a circa un anno di distanza dal passaggio di consegne tra il Demanio e l’ente locale, il Comune rilancia il suo proposito con un incarico finalizzato a ottenere contributi da investire nella riqualificazione dei giardini del complesso. L’opportunità da cogliere è quella data dall’ultimo bando “Per la cultura” della Fondazione Cariplo, in scadenza al prossimo 15 dicembre. Da qui la scelta, deliberata nei giorni scorsi dalla giunta, di affidare a un professionista esterno, specializzato in sviluppo territoriale, il compito di elaborare un progetto ad hoc.

«Il bando della Fondazione Cariplo – spiega il sindaco Antonio Riviezzi – si rivolge in particolare alle iniziative orientate alla riapertura di luoghi della cultura. L’orizzonte è quello del post-allarme sanitario, nel quale sarà necessario strutturare attività culturali compatibili con il contesto prudenziale che, con ogni probabilità, farà seguito a questa nuova fase critica dell’emergenza Covid-19. Considerato il ruolo che proprio i giardini di Villa Nuova Italia hanno avuto tra luglio e settembre, quando hanno fatto da cornice alla rassegna estiva di spettacoli, riteniamo opportuno cercare di ottenere finanziamenti per riqualificazione di questi spazi. Del resto la nostra intenzione è sempre stata quella di valorizzare Villa Nuova Italia sul piano della proposta culturale, integrando e rafforzando quel sistema virtuoso che trova nel Teatro Carbonetti e nel Polo di Viale Matteotti due solidi punti di riferimento. Personalmente – conclude Riviezzi – ritengo che la cultura non sia una voce di spesa, ma una forma di investimento sul presente e sul futuro della nostra comunità».

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