Banca Intesa dice addio a Voghera: al suo posto arriva Bper Banca

VOGHERA – “Faremo l’impossibile per evitare ricadute sulla città”. Si esprime così la sindaca Paola Garlaschelli in merito alla cessione di molte filiali di Banca Intesa a Bper Banca. Ma per il consigliere di opposizione Pier Ezio Ghezzi si tratta di “un’altra tegola sulla città e ora il comparto industriale locale è a rischio. La città non è più appetibile”.

C’è grande subbuglio e malcontento in città dopo la notizia che due filiali di Banca Intesa, quella di Piazza del Duomo e la storica di Piazzetta Plana, ove un tempo aveva la propria sede la Cariplo, passano di mano. Banca Intesa si trasferità in piazza San Bovo negli uffici Ubi.

Un fatto che sta seguendo da vicino anche la sindaca di Voghera, Paola Garlaschelli che sottolinea: “Si è saputo pochi giorni fa di un accordo integrativo sottoscritto da Intesa Sanpaolo con Bper Banca in merito alla cessione di un ramo d’azienda costituito da un insieme di 486 filiali tra le quali Voghera. Ciò è una conseguenza dell’Opa promossa da Intesa Sanpaolo sulle azioni ordinarie di Ubi Banca – continua la sindaca -, che si è tradotto nell’acquisizione da parte di Intesa Sanpaolo del controllo totalitario di Ubi Banca. Venerdì 13 novembre è partita la procedura sindacale che dovrebbe consentire a Intesa Sanpaolo di avviare la distribuzione degli organici a seguito della cessione. Poiché l’iter si dovrebbe concludere indicativamente a febbraio – conclude la prima cittadina – e il perfezionamento della cessione del ramo d’azienda non avverrà prima di aprile, questa amministrazione farà tutto quanto possibile per evitare ricadute negative sul territorio. Personalmente ho già avviato alcune interlocuzioni in tal senso”.

Ma il capogruppo dei civici, Pier Ezio Ghezzi non ci sta e picchia duro. “Dal 1° gennaio Intesa, la più importante banca vogherese viene ceduta, insieme a molte filiali dell’Oltrepo, a Bper. Per Banca Intesa il nostro territorio pare non essere più strategico. Voghera ha perso il tribunale, poi Confindustria si è spostata su Milano, adesso anche la “banca della città” prende il volo. A rischio il comparto industriale, ora anche quello dei servizi finanziari si assottiglia”. E ancora: “La nostra provincia, già maglia nera della Lombardia, si impoverisce sempre più, assumendo un ruolo, nel contesto lombardo, ancora più marginale. Siamo davvero al punto di non ritorno, come avevamo dichiarato in campagna elettorale. Resta solo la speranza: questo il sentimento che circola tra la gente. Ma non possono essere gli stati d’animo a guidare il riscatto di una città. Si inverte la rotta con la volontà e pianificando la riscossa”.

“Occorre individuare gli obiettivi – continua Ghezzi – stabilire le direttrici economiche di crescita, quantificare le risorse, chiamare a raccolta tutti i portatori di interesse del territorio, accedere alle risorse con progetti a medio-lungo termine. In sintesi predisporre un Piano strategico territoriale. Il soggetto istituzionale promotore deve essere il Comune di Voghera, il più titolato per ruolo e per oggettiva necessità. Spetta al sindaco assumere il coordinamento del progetto. A fine mese ascolteremo, in Consiglio comunale, le direttrici programmatiche del centro-destra”.

Si chiama Palazzo Baldi lo storico edificio che ospita Banca Intesa. Fu fatto costruire nel 1824 da Francesco Porta su disegni dell’architetto Gaetano Cattaneo. Acquisito nel 1890 dalla Cassa di Risparmio, nel 1911 venne ristrutturato e parzialmente ricostruito dagli architetti milanesi Luigi Broggi e Cesare Nava. All’interno si trovano affreschi del pittore milanese Fedele Albertolli.

Rispondi