Qua la zampa! Oggi si celebra la festa del migliore amico dell’uomo

Oggi si celebra la Giornata Internazionale del Cane, iniziativa che serve a tributare il giusto riconoscimento a quello che, per definizione, viene individuato come il migliore amico dell’uomo. Ideata nel 2004 negli Stati Uniti, su iniziativa di Colleen Paige, educatrice cinofila e autrice di libri sull’argomento che ha scelto questa data ricordando quella in cui avvenne la prima adozione da parte della sua famiglia quando aveva 10 anni, il giorno dedicato agli amici a quattro zampe spopola ormai in tutto il mondo e ha decisamente varcato i confini oceanici.

La Giornata Internazionale del Cane è anche l’occasione per ripensare a come non penalizzare economicamente chi possiede un cane: il 40% delle famiglie italiane vive con un cane e/o un gattoe deve sostenere spese ingenti per il cibo e per le cure veterinarie. Gli alimenti per questi animali e le prestazioni veterinarie sono gravati da un’aliquota IVA al 22%, come fosse un bene di lusso. Per questo motivo in Italia le associazioni del settore alimentazione per cani chiedono la riduzione dell’IVA per il pet food e per le spese veterinarie

Secondo gli studi condotti dal Centro Studi Senior Italia, infatti, chi possiede un cane ha il 57% di possibilità in più di svolgere attività fisica rispetto a chi non ne ha. Senza contare sul divertimento che assicura questo tipo di esercizio di coppia, con il nostro fedele compagno di giochi in grado di compiere evoluzioni di ogni genere. Se tre persone su quattro “vedono” il proprio cane come qualcosa in più di un amico, in fin dei conti, il dato si lega proprio al benessere che si ricava dal rapporto speciale che si crea tra le parti. Non certo di possesso e proprietà, ma di condivisione e fedeltà. Valori che, mai come in questa occasione, meritano di essere celebrati.

L’istituto di ricerche SWG ha redatto per Ca’ Zampa un Rapporto sul dell’animale domestico in famiglia, con esiti interessanti. Dallo studio emerge infatti che il pet è un affetto importante, addirittura come un figlio o un componente importante del nucleo famigliare per il 37% degli intervistati. Percentuale che sale al 51% per i più giovani, la cosiddetta Generazione Z. Per il 44%, poi, avere un pet è un affetto importante, pur rimanendo sempre un animale.

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