Hugo: “Se sei nato in Oltrepò non puoi fare la dieta. E’ un insulto alle tue origini”

Se sei nato in Oltrepò Pavese non puoi, non devi metterti a dieta. È un insulto alle tue origini, alla tua terra”. Queste le parole di Hugo, il nostro reporter a Quattro Zampe, che si prepara ad affrontare le tante feste delle castagne e le sagre autunnali che si terranno da Rivanazzano Terme a Varzi, da Bagnaria a San Sebastiano Curone nei mesi di ottobre e novembre “Come cavolo si fa a rinunciare ad una fetta di salame di Varzi? Ditemelo voi. Come puoi dire di no ad un bicchiere di Buttafuoco Storico o ad un calice di Pas Dosé Roccapietra targato 2013 della cantina Scuropasso di Pietra De’ Giorgi che si è appena aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso? – si domanda Hugo con la bavetta che scende dal muso, mentre osserva alla sagra autunnale di San Ponzo i tanti prodotti esposti – Come faccio a fare finta di niente se mi presentano un piatto di polenta con la lepre. Io non sono maleducato e poi la forchetta, come se fosse stregata, si muove da sola”.

“Se vivi tra le colline e le montagne dell’Oltrepo non puoi ignorare i ravioli al sugo di stufato, il risotto con i porcini e il malfatti al burro e salvia. – continua Hugo scodinzolando di fronte ad un cucito esposto nello stand del salumiere Angelo Dedomenici di Casanova Staffora – In ogni angolo si nasconde un’insidia per la tua dieta che prometti a te stesso e alle persone care. Perderò cinque chili in una settimana mangiando alghe, verdure bollite e carne triste ai ferri. Si li perderò forse domani, tra una settimana o il prossimo anno perché oggi la nonna ha cucinato tagliolini al tartufo e le lumache. Ho cercato di fare la dieta, anche più di una volta. Il risultato? Al sesto giorno provavo dei sentimenti pure per lo shampoo alla vaniglia. Tutto questo non va bene e poi quando si inizia una dieta, la prima cosa che perdi è l’umore. Una volta innervosito dalla dieta ho cercato di mordere la zampa ad un cucciolo di Setter che giocava con un osso di gomma”.

“Durante una dieta possono succedere anche cose inspiegabili. – conclude Hugo – Una volta mi è apparso un pollo arrosto sul monte Lesima che mi insultava in dialetto e per una giornata intera sono rimasto a guardare la vetrina della pasticceria Azzaretti di Varzi discutendo con una torta di mandorle. Stavo veramente male. E poi ci sono gli amici, i tanti amici, che ti invitano in continuazione: andiamo a cena alla Scaparina, cucinano i maccheroni alla bobbiese oppure vieni a pranzo alla Pernice Rossa? Oggi si mangia la tagliata sul coppo. Le tentazioni nella terra a forma di grappolo d’uva sono davvero troppe, tante e quindi sei dell’Oltrepo pavese, ti devi mettere il cuore in pace e urlare al mondo: dieta? Ma va ciapà di rat. Bau Bau”.

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