L’Avis di Voghera soffia su 60 candeline

VOGHERA – Quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario dalla fondazione dell’Avis di Voghera. L’emergenza Covid 19 ha limitato le celebrazioni di questo importante anniversario per l’associazione, tutte le energie sono state profuse a garantire la continuità del servizio e dall’altro lato non è stato possibile organizzare eventi che potessero causare assembramenti di persone.

All’inizio dell’autunno, con data e modalità ancora da definire, verrà presentato il libro di Fabio Draghi Avis Sessant’anni di storia vogherese edito da Guardamagna edizioni.

“Già nel 2010 – sottolinea Daniele Bruno, vice presidente – avevamo pensato ad un libro sulla storia di mezzo secolo di vita dell’associazione cittadina, opera che ha voluto essere sia un giusto e doveroso riconoscimento alle persone che da tanti anni si sono messe a disposizione della collettività donando un bene prezioso come il proprio sangue, sia un esempio e uno stimolo per tante persone che poi sono diventati donatori. E già nel 2010 il donatore Fabio Draghi si era reso disponibile nella redazione del libro “Il sangue dell’AVIS da 50 anni a Voghera”, impreziosito da alcuni dipinti dell’artista Maria Lisa Lusardi che ne ha realizzato la copertina”.

“Ora – continua Bruno – si è pensato ad una nuova opera, sia al servizio dei tanti attuali donatori che 10 anni fa non si erano ancora avvicinati all’associazione, sia per poter raccontare questi ulteriori 10 anni di storia che ha visto una costante crescita dell’associazione per numero di donatori, cresciuti da circa 1.400 a più di 2.000”.

Nelle pagine del saggio si può capire come Voghera ed Avis formino un binomio indissolubile, infatti Voghera ospitò il fondatore dell’associazione, Vittorio Formentano. Nato a Firenze nel 1895 si trasferì a Voghera nel dicembre 1922 e vi rimase fino al dicembre 1924 dove esercitò l’attività medico-chirurgica ricevendo i pazienti nel suo studio aperto in una piccola palazzina in via Garibaldi. Si trasferì poi a Milano dove aprì un centro ematologico e dove nel 1927 fondò l’Associazione Volontari Italiani del Sangue. Per vedere a Voghera la nascita di un’associazione che si occupasse della raccolta di sangue si dovette però aspettare il 1948 quando si costituì l’Associazione Autonoma Donatori di Sangue. Questo sodalizio continuò la propria attività fino al settembre 1960 quando lasciò la continuazione dell’attività di raccolta sangue all’Avis comunale di Voghera appena costituitasi.

“Da allora – spiega ancora il vice presidente di Avis Voghera – sono trascorsi sessant’anni, oltre mezzo secolo, durante i quali sono state salvate numerose vite umane grazie a quel gesto piccolo nell’impegno, ma grande nella generosità, dei numerosi donatori che con spirito di solidarietà hanno messo a disposizione il loro sangue per donarlo gratuitamente a chi ne avesse bisogno”.

“Ed anche in un anno difficile come questo, la generosità dei nostri concittadini e di tutti i donatori dei paesi limitrofi ha visto, pur a seguito di una flessione del mese di marzo, ha consentito alla nostra associazione di superare le 1900 in soli 6 mesi, una sessantina in più del primo semestre dell’anno precedente”.

Daniele Bruno conclude: “Nonostante questi buoni risultati, prosegue l’appello al reclutamento di nuovi donatori in una provincia come la nostra che è ancora lontana dall’autosufficienza, soprattutto nel periodo estivo che da sempre richiede uno sforzo eccezionale per mantenere adeguate scorte di sangue e plasma”. 

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