La radiologia arriva a casa: al via il nuovo servizio domiciliare di Asst Pavia nell’Oltrepò Pavese

VOGHERA Un importante passo in avanti per la sanità di prossimità è stato compiuto da Asst Pavia, che ha attivato un innovativo servizio di radiologia domiciliare dedicato ai cittadini residenti nei comuni dell’Oltrepò Pavese, in particolare a favore delle fasce più fragili della popolazione. Grazie a un progetto finanziato nell’ambito del programma Aree Interne, il nuovo servizio nasce con l’obiettivo di rendere accessibili esami diagnostici fondamentali anche a chi, per condizioni fisiche o sociali, fatica a raggiungere una struttura sanitaria.

Dopo aver acquisito le tecnologie necessarie e formato il personale, Asst Pavia ha recentemente approvato una procedura operativa specifica per l’attività radiologica extraospedaliera. Si tratta di un modello che segue le indicazioni della Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica, e che stabilisce con precisione i criteri per l’esecuzione degli esami a domicilio, garantendone qualità, sicurezza e tracciabilità. Potranno usufruirne persone disabili, anziani non autosufficienti, pazienti allettati o con gravi difficoltà di deambulazione, che vivono a casa o in RSA e che non possono essere trasportati senza un impatto significativo sulla loro salute o sul contesto familiare.

Il servizio, al momento attivo nei comuni dell’Oltrepò Pavese, prevede la possibilità di eseguire al domicilio alcune tipologie di radiografie, tra cui l’Rx torace, colonna cervicale, bacino (in casi di controllo post operatorio) e articolazioni degli arti inferiori. Non si tratta di prestazioni in urgenza, ma esclusivamente programmabili.

La richiesta dell’esame parte dal medico di medicina generale o dal medico delle RSA, che, attraverso una procedura digitalizzata, invia la domanda alla Centrale Operativa Territoriale della Casa di Comunità. Da lì, la richiesta viene inoltrata ai medici radiologi dell’ASST che valutano l’appropriatezza dell’esame, in collaborazione con la struttura tecnica aziendale. Una volta stabilita la data, il Centro Servizi del Distretto provvede a prenotare la prestazione e a coordinare l’intervento con il paziente o con il caregiver.

Il cuore tecnologico del progetto è un apparecchio radiologico digitale portatile, leggero e maneggevole, del peso di circa 3 kg, simile a una fotocamera tradizionale, dotato di un sistema che consente la trasmissione immediata delle immagini su un computer dedicato. Una volta terminato l’esame, il tecnico incaricato carica l’immagine sul sistema PACS aziendale per consentire al radiologo di completare la refertazione. Il paziente o il caregiver potranno poi ritirare referto ed esame secondo le modalità previste, pagando eventualmente il solo ticket sanitario, se dovuto.

Il progetto rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra ospedale e territorio e un tassello concreto della riforma sociosanitaria in atto. Ne è convinto anche il Direttore Socio Sanitario dell’Asst Pavia, Giancarlo Iannello, che ha espresso soddisfazione per l’avvio del servizio, sottolineando come questo approccio porti l’alta diagnostica direttamente nelle case dei pazienti, rafforzando il legame tra sistema sanitario e comunità locali. L’iniziativa potrebbe essere presto estesa anche ad altre aree della provincia di Pavia.

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