I lupi scendono dalla montagna verso la pianura: nel 2023 segnalati solo 50 capi contro gli 85 del 2022

VARZI – Calano le prede e di conseguenza cala anche il numero di lupi presenti in Appennino? E’ una domanda a cui stanno cercando di dare una risposta i responsabili del Dipartimento di Scienze della terra e dell’ambiente dell’Università di Pavia ed in particolare il professor Alberto Meriggi che da anni studia i movimenti e la presenza del lupo nell’Appennino Pavese.

Dati alla mano è stato dimostrato come nel 2022 erano stati registrati da 79 a 85 lupi mentre nel 2023, l’ultimo dato risale al mese di agosto, la presenza si è attestata attorno a 50 capi divisi in branchi variabili da 3 a 10 individui. Complessivamente sono 11 i branchi presenti in Oltrepo. Il fatto che da mesi sia stata notevolmente ridotta la presenza dei cinghiali in tutta la fascia collinare e montana, dovuto al contenimento della peste suina e alla morte causata da questo virus, potrebbe aver fatto calare la presenza di lupi in montagna. I lupi quindi in parte potrebbero essere scesi verso la pianura in cerca di cibo mentre altri potrebbero essere emigrati puntando verso l’Appennino ligure e piacentino.

Non è un caso che proprio in provincia di Piacenza è stata stimata la presenza di circa 15 branchi. “Grazie alla rete di foto-trappole – spiega Meriggi – è stato possibile stimare il numero di branchi presenti nell’Appennino pavese. Gli eventi in cui il lupo è stato ripreso sono stati 371 nel 2022, mentre da inizio anno fino al termine del mese di agosto 2023 sono stati 334. Considerando i soli branchi accertati per l’anno 2022 sono stati contati 79 individui, mentre per l’anno 2023 i lupi accertati sono stati 50”. E qui si cerca di capirne il motivo: “La popolazione nel 2023 ha numeri stimati inferiori rispetto all’anno precedente – dice Meriggi – e stiamo cercando di capire se questo sia dovuto a fattori casuali o se sia correlata ad un decremento della specie sul territorio dovuta alla minor presenza di prede”.

La differenza tra il periodo pre e post-riproduttivo è stata di 13 individui per il 2022 e 12 per il 2023. Queste valutazioni non includono le numerose osservazioni di individui solitari o in dispersione presenti sul territorio, nonché i branchi i cui territori sono posti al confine tra Pavia, Alessandria e Piacenza, per cui risulta difficile stimare la densità precisa di popolazione. La maggior concentrazione di lupi in Oltrepo è compresa tra i comuni di Montesegale, Rocca Susella, Varzi, Menconico e Romagnese. Un branco di 7 lupi in cui è stato possibile osservare la presenza di due individui con colorazione anomala è stato foto-trappolato numerose volte nella zona di Varzi.

“L’Appennino settentrionale – dice ancora il professor Meriggi – rappresenta un corridoio ecologico importante per la specie, motivo per il quale è fondamentale conoscerne nel dettaglio le modalità di occupazione da parte del lupo, nonché individuarne i nuclei riproduttivi stabili. Nell’area di studio, nel 2017, la popolazione di lupo era stata stimata tra 22 e 34 individui ed è stato individuato un numero variabile tra 4 e 6 branchi; le stime attuali suggeriscono come questi numeri siano più che raddoppiati”.

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