Asm e la sfida del mercato libero. Intervista ad Alberto Dell’Acqua

VOGHERA “In vista della fine del mercato tutelato per passare al mercato libero, Asm Vendita e Servizi offrirà dei bonus con l’obiettivo non solo di non perdere ma addirittura di incrementare il numero dei clienti”. L’inaugurazione dei nuovi uffici di Asm VeS sono stati l’occasione per Alberto Dell’Acqua, oggi presidente di Asm Spa ma fino a pochi mei fa numero uno della società di via Gramsci, di parlare dell’evoluzione che avverrà con il nuovo anno della fine del mercato tutelato per quanto riguarda luce e gas. Ma non solo: il numero uno di Asm accoglie e rilancia l’idea di un nuovo piano industriale che possa avere un impatto importante non solo per Voghera ma per tutto l’Oltrepo.

Dell’Acqua quali sono le sfide che sta vivendo Asm nel contesto attuale? “E’ una fase molto impegnativa. Dopo aver attraversato una delle più acute crisi energetiche degli ultimi quarant’anni, da cui Asm VeS è uscita indenne a differenza di altre realtà finite in dissesto, ora occorre affrontare la fine del mercato tutelato. La concorrenza è sempre più agguerrita ed è necessario adottare nuovi approcci per poter essere competitivi”. L’offerta pensata da Asm Vendita e Servizi per tutti i clienti sul territorio nazionale che abbandonano la tutela per il mercato libero prevede prezzi competitivi, un bonus fino a 60 euro una tantum in bolletta per finire con un simpatico omaggio. Sono molte le dinamiche che stanno plasmando il sistema economico e questo interessa anche le attività del gruppo Asm Voghera? “Certamente. Ci troviamo ad affrontare molteplici cambiamenti – dice ancora il presidente di Asm – e la fine del mercato tutelato è solo una di queste. Occorre lavorare ad una nuova strategia che sappia incorporare i temi della transizione energetica ed ecologica e ricercare l’equilibrio economico in tutti gli ambiti operativi. Per questo motivo a partire dall’inizio del nuovo anno lavoreremo alla preparazione di un nuovo piano industriale”.

E come può essere invece interpretato lo sviluppo economico del territorio circostante? “Non deve mancare visione e progettualità – dice Dell’Acqua .. L’immobilismo rassegnato non porta da nessuna parte. Da questo punto di vista sono da accogliere favorevolmente alcune proposte avanzate da amministratori locali. Tra queste, quella di costituire una Zona Economica Speciale anche in Oltrepo. Mi permetto di rimodularla fornendo tre suggerimenti: caratterizzare la zona all’insegna di attività produttive attinenti all’ambiente come energia pulita ed economia circolare, definirne in modo preciso il perimetro e gli schemi di funzionamento per passare rapidamente dal progetto all’azione, coinvolgere da subito sul progetto le istituzioni, le associazioni di categoria e le principali aziende del territorio”.

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