Grande festa all’Eremo di Sant’Alberto di Butrio in occasione dei 950 anni dalla morte dell’eremita Alberto fondatore dell’abbazia

PONTE NIZZA Grande festa domenica all’Eremo di Sant’Alberto di Butrio, nel comune di Ponte Nizza in occasione dei 950 anni dalla morte di Alberto, eremita che fondò tra queste colline l’abbazia.

E’ stata anche una giornata di ‘consegne’: infatti dopo sei anni in qualità di rettore, don Agostino Casarin ha lasciato l’eremo nelle mani di don Ivan Concolato. Il passaggio di consegne ha visto la presenza a Sant’Alberto anche del vescovo della diocesi di Tortona monsignor Guido Marini. Oltre al sindaco di Ponte Nizza Tino Pernigotti In tanti hanno preso parte alla santa messa che ha visto la partecipazione anche del coro Cipriano Carini di Assisi diretto dal maestro Felice Pericoli.

Nel pomeriggio c’è stata la santa messa presieduta dal superiore generale don Tarcisio Vieira con i confratelli del consiglio generale. La messa è stata animata dal coro Corocco della parrocchia di San Rocco di Voghera diretto dal maestro Cristina Orlandi. Ha fatto seguito la processione con l’urna di Sant’Alberto dall’eremo fino alla grotta dove visse Sant’Alberto fino al 1073. La giornata è stata allietata da alcune bancarelle e dalla pro loco di Ponte Nizza che ha organizzato il servizio di grigliata. Don Ivan Concolato dopo un periodo trascorso nell’istituto Don Orione di Genova da oggi prende dunque in consegna l’eremo di Sant’Alberto di Butrio.

“Sono molto contento dell’incarico che mi è stato affidato – sottolinea don Ivan -. In precedenza ero parroco al piccolo Cottolengo di Genova e a febbraio mi è stato chiesto di venire a ricoprire questo nuovo incarico a Sant’Alberto e ho accettato molto volentieri. La vita con i frati qui all’eremo è più tranquilla ed è un incarico che mi riempie di gioia”. Originario del Friuli don Ivan ha 53 anni. Oggi l’eremo di Sant’Alberto vede la presenza dei frati: Ivan, Alessandro, Cruz, Mauro e Fausto.

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