Voghera. Il documento unico di programmazione approvato in consiglio scatena le polemiche della minoranza che parla di “progetti fantasiosi che rimarranno sulla carta”

VOGHERA Il documento unico di programmazione approvato martedì sera in consiglio comunale, scatena le polemiche della minoranza che parla di ‘progetti fantasiosi che rimarranno sulla carta”. Ma non solo. In considerazione che il Dup è stato presentato dalla sindaca per l’assenza del neo assessore al bilancio, Simona Virgilio, che ha preso il posto di Aurelio Torriani, dopo il rimpasto di giunta, questa mossa viene eletta da alcuni consiglieri come un segnale di problemi interni alla maggioranza.

“La nostra è una valutazione molto negativa di un Dup votato dalla maggioranza in assenza del neo assessore al bilancio Simona Virgilio, a dimostrazione dei mal di pancia in seno alla maggioranza – sottolinea Ilaria Balduzzi del Pd -. Un Dup illustrato in maniera tecnicamente asettica dalla sindaca riportando come obiettivi raggiunti gli eterni incompiuti: caserma (solo il cortile), ponte rosso, sicurezza senza nemmeno citare il progetto di punta del controllo di vicinato facendo nascere dubbi sulla effettiva condivisione e volontà di procedere. Senza contare le gestioni disastrose – dice ancora Balduzzi – del verde pubblico e della raccolta dei rifiuti”.

Gli fa eco Pier Ezio Ghezzi (Civici). “Una città peggiore di quella che ci ha lasciato l’ex sindaco Barbieri. Una città di supermercati e logistiche. Una città con il centro storico svuotato e le periferie dimenticate. Una città senz’anima, anonima, superata di varie lunghezze da Varzi che piena di soldi e di progetti si candiderà come capitale dell’Oltrepo”.

Molto critico anche Antonio Califano dell’Udc: “Come Udc non possiamo che confermare la bocciatura delle scelte dell’attuale amministrazione. Sulla sicurezza in modo particolare, questa maggioranza vinse le elezioni sulle roboanti promesse fatte ai cittadini. A nostro avviso poco o nulla di quelle promesse sono state sin qui mantenute. Il Dup è un mix tra un libro dei sogni di complessa realizzazione ed un vuoto di visione strategica dello sviluppo cittadino”.

Critiche piovono anche dai 5 Stelle. “Siamo al giro di boa, a metà mandato della giunta di centrodestra che ha vinto le elezioni nel 2020 – sottolinea il consigliere Antonio Marfi – e il giudizio complessivo è fortemente insufficiente. Se non fosse per le risorse economiche che sono arrivate grazie al Pnrr avremmo, ad oggi, una città ancora più decadente. Sulle politiche degli investimenti, la città vive nel limbo, sospesa in una bolla d’aria, nell’attesa che quelle poche cose in via di realizzazione, come la riqualificazione del Teatro Sociale, la pavimentazione del parcheggio della caserma di Cavalleria, e qualche altra opera finanziata con i fondi Pnrr, vadano a conclusione per vedere se porteranno i benefici promessi”.

La sindaca Paola Garlaschelli dal canto suo sottolinea: “Il Dup approvato riprende le linee programmatiche e le proposte per le quali i cittadini ci hanno votato. Sviluppo, coesione sociale, sostenibilità, cura della città, valorizzazione delle risorse ambientali, artistiche e culturali. Ci troviamo in un momento caratterizzato da una situazione economica che aumenta i fabbisogni delle fasce deboli, e che impone di stanziare sempre più fondi per il welfare. Lo stiamo facendo senza perdere di vista i molteplici obiettivi da raggiungere”.

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