Il “Butalà” sarà il piatto ufficiale dell’Appennino Pavese. Nei ristoranti della zona saranno preparati gli gnocchi con patate Deco del Brallo e tartufo nero di Menconico

MENCONICO ‘Butalà’ è il nome in dialetto con cui nell’alta Valle Staffora vengono chiamati gli gnocchi. E sarà anche il nome che andrà ad identificare il piatto tipico, a base di patate Deco del Brallo di Pregola e il tartufo di Menconico, che dovrà rappresentare l’alto Oltrepo in cucina. Se in Valtellina pizzoccheri e sciatt (croccanti frittelle tonde con un saporito cuore di formaggio) sono i piatti tipici, tra l’alta Valle Staffora e l’alta Val Tidone il piatto sarà appunto il ‘Butalà’.

I ristoratori dell’Appennino Pavese che hanno aderito al progetto insieme al sindaco di Menconico Paolo Donato Bertorelli

In questi giorni si stanno definendo gli ultimi ritocchi al piatto nato da un’idea del sindaco di Menconico, Paolo Donato Bertorelli. Che spiega: “Hanno dato disponibilità tutti i ristoranti della Valle Staffora da Ponte Nizza al Brallo.

Sono riusciti ad essere presenti a questi incontri i ristoratori della Pernice Rossa di Menconico, dell’Appennino del Brallo, dell’Hotel Prodongo, del ristorante Pier Carlo di Bralello, Tambussi di Pian del Poggio, Primula Bianca di Castellaro di Varzi, Boscone di Bosmenso, Le Cicale e Caffè del Centro di Varzi.

Il nome del piatto è un nome storico del nostro dialetto ‘Butalà’ e sarà un gnocco rigato con ripieno di patate del Brallo, uova, farina e tartufo e con condimento a base di burro e tartufo”. Il prossimo incontro è fissato per il 25 luglio con la prova definitiva.

Seguirà una degustazione con l’obiettivo di far assaporare il piatto e capire il gradimento che questo potrà avere tra il pubblico. Agli incontri con i ristoratori, oltre al sindaco di Menconico Paolo Donato Bertorelli hanno sempre preso parte Paolo Rainelli di Confcommercio e Mario Invernizzi presidente dell’Associazione Tartufai dell’Oltrepo pavese. Nel frattempo si sta studiando anche il marchio. 

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