“Nessun ridimensionamento per l’ospedale di Varzi che invece sarà potenziato”. Asst Pavia rassicura spiegando le scelte che sono state adottate per cercare di offrire i migliori servizi

VARZI – “Nessun ridimensionamento del presidio ospedaliero di Varzi che invece sarà potenziato. Saranno invece le ambulanze del 118 e gli elicotteri di Areu a portare soccorso in caso di emergenza”. Asst spega le scelte che sono state adottate per cercare di offrire i migliori servizi al territorio montano della Valle Staffora. Il tutto anche in relazione alla capacità diagnostica, all’assenza di un reparto di terapia intensiva, e alla presenza di un medico anestesista rianimatore limitatamente alla fascia oraria 8-16 e non h24, è stato fatto oggetto di una revisione delle caratteristiche del presidio, garantendo oggi un Punto di Primo Intervento h24, in grado di svolgere una funzione di risposta ai bisogni della popolazione montana.

“Rispetto al territorio della Comunità montana, quando il servizio di 118 allestito da Areu (Agenzia regionale Emergenza Urgenza) – spiegano in Asst – è chiamato ad intervenire su patologie tempodipendenti (come ictus o infarti), trasporta il paziente nel più breve tempo possibile verso una struttura che possa dare risposta immediata al bisogno critico manifestato dal paziente, al fine di garantire le migliori chance di sopravvivenza. Nello specifico, la destinazione d’elezione è il pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Voghera (Dea di primo livello) o il Policlinico San Matteo di Pavia (Dea di secondo livello). Inoltre, è attivo un servizio di elisoccorso regionale, anche notturno, con capacità di trasportare l’equipe sanitaria e recuperare il paziente in qualunque area della Comunità
montana, anche tramite verricello, e di atterraggio presso il campo sportivo comunale di Varzi, opportunamente predisposto con luci di emergenza, al fine di prelevare dall’ospedale i pazienti autopresentati con patologia tempo-dipendente”.

Dall’ottobre del 2022, un accordo tra Asst e Areu ha consentito di potenziare ulteriormente il soccorso territoriale, tramite l’attivazione di una postazione Msa (Mezzo di Soccorso Avanzato), presso l’Ospedale di Varzi.

“È fondamentale ricordare – spiegano ancora in Asst – che l’organizzazione dei servizi sanitari sul territorio deve rispondere alla primaria esigenza di fornire una risposta appropriata al bisogno dei pazienti. E proprio in questa direzione si muove la riorganizzazione del presidio di Varzi in Punto di
Primo Intervento, sulla base di dati obiettivi: in questi anni, Areu ha evidenziato un numero irrilevante di pazienti trasportati in ambulanza al pronto soccorso di Varzi, nella misura di meno di un paziente al giorno, con accesso in codice verde, nella quasi totalità dei casi”.

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