Dal 16 al 18 settembre torna Vartweek. Tre giorni di eventi nel borgo medievale di Varzi

VARZI – Rilanciare l’immagine di Varzi partendo dal suo centro storico, dalle sue cantine, dalle sue origini. Puntando sulla storia, sull’enogastronomia, ma anche sull’arte e sulla cultura. Vartweek, questo il nome del progetto che viene riproposto quest’anno dopo il successo della scorsa stagione, vuole risvegliare l’amore per la storia del centro storico di Varzi. Tre giorni di eventi e di manifestazioni con il chiaro intento di porre la città di Varzi al centro dell’Appennino e del Nord Italia.

Dal 16 al 18 settembre Varzi dunque si veste a festa con Vartweek che vuole fa rivivere le vie del centro storico, i portici dell’antico commercio rimasti intatti con le loro antiche cantine aperte sulla ‘Via del sale’, luoghi di vita, di mestieri e di arte che un tempo erano propulsivi per vitali scambi commerciali e culturali. Luoghi che sono ancora oggi capaci di fare germogliare nei giovani una passione per l’arte e i mestieri di ieri e di oggi. Si parte venerdì alle 10,30 con l’inaugurazione.

Alle 11 è previsto un corso di aggiornamento professionale ‘Ordine dei Giornalisti’: “Il racconto sportivo”. Modera Roberto Livraghi, direttore Museo AcdB di Alessandria con Dario Ceccarelli e Riccardo Crivelli. Alle 11,30 alla cantina Garabello – Via Dietro le mura – è previsto il laboratorio “arte è scomposizione ed emozione” con Stefano Bressani, spettacolo di musica e parole itineranti con la partecipazione dei Tamboo & the Sunadoo.

Per tre giorni sono previsti eventi come ‘La bottega della fotografia’, dal vetrino al digitale, il fotogiornalismo, l’immagine per la cronaca, l’immagine per l’arte. Dalla fotografia al dipinto. Lo storytelling e il Cinema, il linguaggio del Docu-Film. Quindi la bottega degli artisti, dall’ispirazione alla materia, dalla luce allo spessore, alla profondità. Il senso del valore artistico come laboratorio di street art. Nelle vie del centro storico prenderà poi forma la bottega essenziale, dalla lavanda al miele alla frutta. E anche il percorso del gusto con pane e il prodotto cardine di Varzi: il salame.

“Il progetto – sottolinea il sindaco Giovanni Palli – valorizza le arti e i mestieri patrimonio di una comunità fortemente identitaria. E crea nuovi rapporti anche con un’attrazione che va oltre la provincia”.

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