RIVANAZZANO TERME – Giovedì alle ore 21 nascerà ufficialmente la giunta rosa guidata dalla neosindaca Alice Zelaschi. La 24enne che ha vinto le elezioni il 22 giugno sbarazzandosi di Romano Ferrari e Luigi Gatti ha infatti convocato per la prossima settimana la prima seduta del consiglio comunale. In quella seduta di fatto prenderà forma la nuova giunta che governerà la località termale per i prossimi cinque anni.
“Sinceramente c’è molta emozione – sottolinea il sindaco Zelaschi – da parte non solo mia ma di tutto il gruppo che giovedì prenderà ufficialmente in mano le redini del comune”. Ma in questi giorni la giovane Alice – per la prima volta il comune di Rivanazzano è guidato da una donna – non ha perso tempo e insieme ai vari uffici si è messa al lavoro per presentare tutti i progetti per partecipare ai vari bandi e recuperare fondi da destinare a nuove opere pubbliche.
“Stiamo lavorando sodo – dice ancora il sindaco Zelaschi – per cercare di dare una svolta al nostro comune, ma per farlo dobbiamo reperire nuove risorse”. Durante il primo consiglio comunale verrà nominata la giunta. Largo spazio alle quote rosa: oltre al sindaco due assessori saranno donne e due uomini. “Come era stato deciso in campagna elettorale con tutto il mio gruppo, assessori saranno nominati i consiglieri che hanno preso il maggior numero di voti”.
Elisabetta Bevilacqua con 151 preferenze avrà anche il ruolo di vice sindaco oltre che di assessore. In giunta siederanno poi Loretta Rizzotti, Edoardo Salvadeo e Giuliano Barberis. Siederanno inoltre sui banchi della maggioranza Antonella Maini, Beatrice Le Caldare, Paolo Chiavarino e Tommaso Craviotto.
Per l’opposizione invece tre seggi sono finiti alla lista guidata da Romano Ferrari che siederà sui banchi della minoranza insieme a Marco Largaiolli ed Elisa Randi. Un solo seggio invece per la lista numero 3 che era guidata da Luigi Gatti. Il consiglio prevede 8 punti all’ordine del giorno tra cui come detto il giuramento da parte del sindaco, la nomina della giunta, le linee programmatiche di mandato e l’elezione del presidente del consiglio.