Un milione e 700mila euro per rimettere a nuovo due strade provinciali che da anni aspettano un intervento importante

SANTA MARGHERITA DI STAFFORA – Un milione e 700mila euro per rimettere a nuovo due strade che da anni aspettano un intervento importante sia di messa in sicurezza del dissesto idrogeologico sia per ripristinare una viabilità che risulta sconnessa. Un regalo di Pasqua senza precedenti per l’alta Valle Staffora che grazie ai fondi richiesti dalla Provincia, e stanziati in questi giorni da Regione Lombardia, può finalmente contare sull’avvio di opere che erano ormai improrogabili.

Le opere dovrebbero essere avviate entro l’estate e riguarderanno le provinciali numero 48 e 90, le due strade che da Casanova Staffora, sede comunale, salgono alla località turistica di Pian del Poggio attraverso Cegni e Casale Staffora. Basta percorrere queste strade per capire in che condizioni si trovano attualmente: buche, avvallamenti e frane rendono insidiosissimi i due tracciati che vengono percorsi non soltanto dai turisti che si recano verso l’Appennino ma anche da chi abita nelle diverse frazioni raggiunte da queste strade come Fego, Casale Staffora, Cegni, Negruzzo e Pian del Poggio.

La notizia di questo importante stanziamento è stata appresa con grande soddisfazione dal sindaco di Santa Margherita, Andrea Gandolfi. “Si tratta certamente di un finanziamento importante – sottolinea il primo cittadino – e non possiamo che ringraziare in primis il presidente della Provincia Giovanni Palli che dimostra di tenere a cuore il territorio montano. Questi fondi non basteranno certamente per rimettere a nuovo le due sedi viarie ma di certo permetteranno di sistemare gran parte dei dissesti che riguardano da vicino le provinciali 48 e 90. Opere che erano ormai improrogabili – conclude Gandolfi -. Consideriamo questo finanziamento fondamentale sia per il rilancio turistici del nostro comune sia per dare delle risposte concrete a chi vive e abita la montagna e che quotidianamente percorre queste strade che sono particolarmente dissestate”

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