Cinque comuni uniti per cercare di potenziare i servizi a favore della popolazione

CALVIGNANO – Il Comune di Calvignano è ufficialmente entrato nell’Unione dei comuni Lombarda ‘Borghi e Valli d’Oltrepo’. Ora l’Unione è composta dai Comuni di Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Calvignano, Montesegale e Rocca Susella. Si tratta di una delle unioni più ampie dell’Oltrepo collinare: il nuovo ente ha una popolazione di oltre 2.500 abitanti e si estende su un territorio molto ampio: circa 82 kmq. I cinque comuni collinari dell’Oltrepo Pavese, dopo l’approvazione del nuovo Atto Costitutivo hanno votato lo Statuto dell’Unione, approvato all’unanimità da tutti e cinque gli enti locali. L’Unione dei Comuni ha la sua sede ufficiale presso la sede del municipio di Borgo Priolo.

Il legale rappresentate pro-tempore dell’Unione dei comuni Lombarda ‘Borghi e Valli d’Oltrepo’ per il 2022, è Fabio Molinari, sindaco di Borgoratto Mormorolo, la Giunta dell’Unione è composta dai sindaci Paolo Prè (Borgo Priolo), Carlo Ferrari (Montesegale), Pierluigi Barzon (Rocca Susella) e Marco Casarini (Calvignano). I consiglieri dell’Unione sono: Elisa Pasqualini, Carlo Forlino, Alessandro Lodigiani, Cristina Tassi, Mauro Carbone, Carmine De Lauro, Silvia Pettè, Massimo Santoninetti, Andrea Doria e Fabio Leoni. Di fronte alla sfida delle continue modifiche legislative che impongono vincoli di bilancio, tagli ai trasferimenti con la conseguente difficoltà di gestione dei piccoli comuni, Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Calvignano, Montesegale e Rocca Susella hanno voluto scegliere di affrontare, invece, che di subire un processo di cambiamento che ormai è inarrestabile.

L’intento è proprio quello di efficientare i servizi ottenendo una riduzione dei costi e unificare le funzioni di programmazione in materia di sviluppo socio-economico, e quelle che riguardano l’impiego delle occorrenti risorse finanziarie, anche derivanti dai fondi regionali, nazionali ed europei. L’Unione dei comuni lombarda ‘Borghi e Valli d’Oltrepo’ sta programmando le attività finalizzate al continuo miglioramento della qualità dei servizi erogati e all’ottimizzazione delle risorse economico-finanziarie, umane e strumentali messe a disposizione dai singoli comuni, in una prospettiva di semplificazione, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, nonché di complementarietà, integrazione e valorizzazione delle potenzialità dei singoli comuni costituenti.

“Abbiamo scelto di unirci – sottolineano in coro i cinque sindaci dell’Unione – per collaborare e per cercare di risolvere insieme i problemi di una terra che amiamo profondamente e che è ricca di potenzialità da valorizzare. Siamo consapevoli che il difficile momento che stiamo attraversando ci impedisce di proporre grandi obiettivi, ma proprio per questo è necessario unirsi. Intendiamo praticare una concezione aperta di governo locale – continuano i primi cittadini -, adottando il metodo del confronto e della partecipazione come modalità imprescindibili, sia nella formazione del consenso, che nei processi decisionali. Vogliamo lavorare per rendere i nostri enti più efficienti, più moderni, più vicini ai cittadini, più funzionali rispetto ai bisogni ed alle esigenze che essi manifestano. Alcune funzioni quali ad esempio la Centrale Unica di Committenza, i servizi turistici ed altri servizi non collegati alle funzioni fondamentali dei Comuni, verranno esercitate con il supporto e la collaborazione della Comunità montana”.

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