Sarà realizzato un intervento di consolidamento del torrente Lella, che passa proprio sotto la provinciale numero 18 che collega Varzi a Fabbrica Curone

VARZI – Sistemata la frana di Nivione si passa al consolidamento del torrente Lella, che passa proprio sotto la provinciale numero 18 che collega Varzi a Fabbrica Curone, per evitare che piene improvvise possano causare erosioni del versante e quindi nuovi dissesti. Alcuni giorni fa c’è stato un sopralluogo nella zona della frana di Nivione che si era staccata il 19 dicembre 2019 causando la chiusura della sede viaria per oltre sette mesi. Oltre ai tecnici della ditta Colombo Severo di Sant’Angelo Lodigiano che si è aggiudicata l’appalto dei lavori, erano presenti il presidente della Provincia Vittorio Poma, Roberta Baldiraghi dirigente della Provincia, l’assessore ai lavori pubblici del comune di Varzi Gabriele Indolenti e il direttore dei lavori Marino Scabini.

La strada, in questo tratto, è stata completamente rimodellata e ora passa più a ridosso del torrente Lella rispetto a dove transitava in precedenza. Per risanare la frana, che ha avuto un fronte di 70 metri ed una larghezza di 50, sono stati realizzati dei gradoni in modo tale da mettere definitivamente in sicurezza una collina che da anni aveva mostrato segni di grave dissesto. Per tutti questi interventi sono stati spesi circa 750mila euro.

“Siamo particolarmente soddisfatti – sottolinea il presidente della Provincia, Poma – sia per l’esecuzione delle opere effettuate sia per i lavori che si stanno completando in queste settimane il cui termine è previsto tra settembre e ottobre. Inizialmente ci siamo occupati del risanamento della montagna che era scivolata a valle con l’obiettivo di riaprire la strada in tempi brevi in modo tale da evitare l’isolamento delle frazioni poste a monte del dissesto”. “

Strada facendo – prosegue Poma – ci siamo resi conto che il lavoro meritava un intervento più completo e strutturale rispetto al progetto iniziale e per questo motivo abbiamo deciso di intervenire anche sul greto del torrente Lella”. L’intervento ha riguardato la realizzazione di due briglie per la regimentazione idraulica del torrente in modo tale che le acque del corso d’acqua potranno essere governate meglio garantendo maggiore sicurezza e scongiurando il rischio di un’eventuale erosione degli argini dovuta a momenti di pena del corso d’acqua.

“Si tratta in sostanza – spiega ancora Poma – di un lavoro di difesa spondale a protezione anche della strada e di consolidamento del versante. Il tutto con una spesa di 750mila in parte finanziata dalla Regione e in parte dalla Provincia. Il risanamento – conclude il presidente Poma – è stato possibile grazie alla stretta collaborazione tra il comune di Varzi, la Comunità Montana e la Provincia. Si tratta a mio avviso dell’esempio migliore di come i lavori devono essere eseguiti a regola d’arte quindi non un intervento tampone ma di consolidamento e di protezione del versante definitivo”.

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