Preoccupa la frana a Torre degli Alberi. Presto partiranno altri interventi di risanamento

COLLI VERDI – Una frana che continua a destare preoccupazione e che nonostante gli interventi messi a punto negli scorsi mesi dall’amministrazione provinciale non arresta la sua avanzata rischiando di compromettere la viabilità. E’ quella che si è verificata oltre un anno fa lungo la provinciale 203 che collega il comune di Fortunago a quello di Colli Verdi. Il dissesto si trova pochi metri prima dell’abitato di Torre degli Alberi quasi a ridosso del possente castello dei Dal Verme. la provincia proprio per riqualificare questa strada che è via di collegamento tra le valli Staffora, Ardivestra, Coppa e Versa ha stanziato oltre 500 mila euro con due obiettivi ben precisi: riqualificare la strada che in più punti risulta sconnessa e con la presenza anche di piccoli dissesti e porre definitivamente fine al problema legato alla frana di Torre degli Alberi.

“Proprio nei giorni scorsi è stato fatto un nuovo sopralluogo per verificare lo stato di questo vasto dissesto – spiega il presidente della Provincia, Vittorio Poma -. Si tratta di un punto particolarmente vulnerabile con la presenza di un’immensa quantità di acqua che continua a far scivolare il terreno a ridosso della strada provinciale”. Qui sono già state realizzate due livelli di gabbionature per cercare di contrastare il fenomeno. “Ma questo evidentemente non basta – continua Poma – pertanto nelle prossime settimane provvederemo a mettere un terzo livello di gabbionate in modo tale di consolidare questa parte di terreno. Il posizionamento di solo due livelli si è purtroppo rivelato un intervento non soddisfacente. prima di sistemare la terza gabbionatura – continua il Presidente della Provincia – faremo anche una serie di drenaggi per captare l’acqua dai terreni sovrastanti la strada provinciale in modo tale da incanalarla evitando così altri cedimenti. Da parte nostra è in atto una forte azione per arginare questi fenomeni naturali e speriamo anche in un aiuto da parte dell’uomo, evitando sversamenti di acqua in quest’area per evitare danni più gravi”.

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