Nella sala Pagano di Voghera: la mostra “Farfalle: sentinelle di un paesaggio che cambia”

VOGHERA – I giorni 14-15-16 maggio presso la sala “L. Pagano” sarà visitabile la mostra “Farfalle. Sentinelle di un paesaggio che cambia”, curata dal Dott. Francesco Tomasinelli, naturalista e divulgatore scientifico. L’evento è organizzato dal Museo di Scienze naturali cittadino con la direttrice Simona Guioli e l’assessore Simona Virgilio con delega alle attività museali.

“Agli sguardi meno distratti non sfuggono le farfalle che in primavera e in estate frequentano anche i più piccoli spazi verdi nel cuore delle città. Quasi sempre si tratta di insetti con grandi ali bianche, dal volo piuttosto rapido: sono le comuni cavolaie, le farfalle più frequenti in Italia, che possono trovarsi bene anche tra aiuole, balconi e giardini. Ma appena aumenta la complessità degli spazi verdi cresce anche la diversità di questi insetti, che sono fortemente legati al mondo vegetale: le loro larve, i bruchi, si accrescono mangiando le foglie di una o più specie di piante”.

“Anche nelle Pianura Padana densamente urbanizzata volano alcune delle farfalle più grandi e vistose della nostra fauna, come le vanesse o il podalirio, soprattutto dove l’agricoltura intensiva è meno presente. In una città come Milano, considerando la periferia, si possono vedere una trentina di specie, mentre in tutta l’Italia si contano 289 specie diurne, quasi il 40% delle specie presenti nella regione mediterranea, il valore più alto di tutta l’Europa. Il quadro può sembrare lusinghiero e incoraggiante, ma purtroppo le farfalle sono anche uno dei gruppi di insetti più minacciati”.

“Nelle pianure l’agricoltura intensiva, con la sua omologazione del paesaggio, distrugge completamente gli habitat delle farfalle: le siepi e i filari di alberi vengono tagliati, i corsi d’acqua imbrigliati in alvei di cemento mentre i pesticidi sterminano molte specie di insetti, compresi quelli non dannosi. Così le farfalle perdono sia il loro cibo, i fiori ricchi di nettare di cui si alimentano, che le piante che consentono la crescita dei bruchi. Al contrario, una agricoltura più “antica” e rispettosa della natura, tra cui le moderne forme biologiche che hanno un occhio di riguardo per il paesaggio, mantiene quella varietà di boschetti, prati e siepi che sono l’habitat ideale per molte specie di pianura: più specie di farfalle vediamo maggiore è la qualità ambientale del territorio”.

La mostra sarà visitabile il 14-15-16 maggio dalle ore 16.30 alle ore 21.30 SOLO su prenotazione, in rispetto alle vigenti normative anti COVID-19. Per informazioni o prenotazioni: museoscienze@comune.voghera.pv.it – 348/7679750

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