Il sindaco di Fortunago scrive alla Regione sul problema degli ungulati: “troppi danni all’agricoltura. Va trovata una soluzione”

FORTUNAGO – Il sindaco di Fortunago e consigliere nazionale dei comuni italiani di Anci Pier Achille Lanfranchi ha invitato una lettera indirizzata alle associazioni agricole della provincia di Pavia, alla direzione generale del servizio Caccia della Regione Lombardia, ai consiglieri regionali della provincia di Pavia per segnalare i problemi causati all’agricoltura dalla presenza degli ungulati. Lanfranchi facendosi interprete delle numerose segnalazioni, provenienti dal mondo agricolo nei territori dei comuni dell’Oltrepo Pavese, dei danneggiamenti alle coltivazioni agricole prodotti dalla eccessiva presenza di fauna selvatica ungulata (Cinghiali, Caprioli, Daini ecc.), ha evidenziato la necessità di urgenti interventi per arginare la grave e perdurante situazione dovuta ai danni causati.

“L’agricoltore con il suo lavoro è il primo custode del territorio – fa rilevare Lanfranchi – e il territorio, come scrisse Carlo Cattaneo, è il deposito di enormi fatiche. L’abbandono delle terre coltivate e lo spopolamento dei paesi potrebbe diventare un enorme problema per l’intera società. Dunque occorre quindi programmare un’ adeguata gestione della fauna selvatica che tenga conto del gravame sulla produzione agricola e sui danni che la smoderata presenza di Ungulati provoca alle coltivazioni agricole, seminativi, vigneti e frutteti in Oltrepo e in altre parti della provincia”.

“Molte terre in collina e montagna sono state abbandonate per mancata reddittività, addirittura anche vigneti, con le ben note conseguenze che vengono a gravare sugli altri impianti viticoli a causa della diffusione della Flavescenza. – conclude Lanfranchi – Se altri elementi si aggiungono a questa già critica situazione , è possibile che altri agricoltori smettano di coltivare la terra. Il problema è grave ed impellente e richiede che le competenti istituzioni vi provvedano al più presto con provvedimenti legislativi o amministrativi atti a prevenire il danno, piuttosto che con insufficienti misure di risarcimento”.

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